Questo articolo è collegato alla puntata del 2 marzo del programma radiofonico "PUNTO D'INCONTRO" TRS - The Radio Station
L'Italia confina (il mare sulla cartina geografica è solo una "demarcazione geografica" più spessa del solito) con molti dei paesi a prevalenza religiosa musulmana.
E' un dato di fatto. Oltre che geografico, anche storico e culturale con il quale coloro che conoscono solo l'islam dei TG nazionali devono fare i conti, volenti o nolenti.
Le tracce dell'islamismo portate dai berberi e dagli arabi dopo secoli di scambi culturali, commerciali e bellici con la ns penisola sono ancora oggi ben vive e presenti. Tracce archeologiche soprattutto, certo ma anche sociologiche, antropologiche, artistiche e linguistiche; rendendo l'attuale Italia del sud, fatta già di suo di numerosi tasselli culturali, una parte dimenticata del vasto e variegato mondo islamico. Perché l'islam non è solo "arabia" e l'arabia non è solo islam e lo stesso islam è composto a sua volta da numerose sfaccettature filosofiche anche in contrasto fra loro.
La contrapposizione tra l'islam esoterico e quello exoterico è materia degli studi di René Guénon fin dagli anni '30 e rimando i lettori ai suoi libri, in particolare alla raccolta di saggi pubblicati da Adelphi nella Piccola Biblioteca sotto il titolo di "Scritti sull'esoterismo islamico e il taoismo" per una migliore spiegazione e un più opportuno approfondimento.
Nella puntata di Punto d'Incontro che andrà in onda sabato 2 marzo dalle h17.00 su TRS Radio, approfondiremo, insieme a Sebastiano Bisson de IlVoltaPagine e lo scrittore Amedeo Feniello (autore di "Sotto il Segno del Leone: Storia dell'Italia Mussulmana") le influenze culturali che l'Italia tra il IX ed il XIV secolo ha ricevuto dal mondo islamico, diventanto parte di un mondo più vasto e più ricco. Spesso crudele ma anche carico di umanità, evoluzione e conoscenza.
Non mancheranno le consuete selezioni musicali nella 4° dimensione a spasso nel tempo e nello spazio.
Vi aspettiamo.
Donald McHeyre
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