Ieri, all'eta di 74 anni è morto Hans Ruedi Giger, pare per una caduta traumatica.
Chissà quanto verranno valutate adesso le mie copie del
Necronomicon 1 e 2 della Taschen (già costose in vita sua).
Cinico ?
Di cattivo gusto ?
Però molto coerente con la sua "filosofia di vita".
Non era una persona "amabile".
Non era quel che si dice una persona raccomandabile.
Forse non era neanche una persona.
Sicuramente un genio. Nel gusto (di alcuni) e nel disgusto (di altri).
La sua carriera artistica, geniale, sregolata e pericolosa sarebbe già di suo materia per una serie di romanzi horror già illustrato fra l'altro.
La sua carriera cinematografica è legata ai tempi in cui gli effetti speciali erano frutto di geniale atigianato e lo vogliamo ricordare per questo.
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martedì 13 maggio 2014
martedì 10 settembre 2013
2112
La Suite.
Contenuta nell’album omonimo, il 4° del gruppo (3° con il professore) e stando ad Alex Lifeson, "il primo disco dei Rush che suona come un disco dei Rush".
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martedì 25 giugno 2013
LE MONTAGNE DELLA FOLLIA
Come corollario alla recensione del volume Cuore di Ghiaccio che potrete trovare qui , trattiamo adesso del romanzo originale che ha ispirato Alan Moore e Kevin O'Neill nella loro ultima fatica e del continente Antartico che ne fa da magnifico sfondo.
Il fascino del romanzo non smette ancora oggi di ispirare altri, attraverso fumetti, corto metraggi animati, illustrazione e quant'altro.
Esplorazione e avventura ai confini del mondo. Mysteri geologici, archeologici e biologici. Pericoli naturali e "folli". Tutti elementi che ci auspichiamo di trovare nel film di Guillermo del Toro e James Cameron, a prescindere da Tom Cruise, ma la mancanza di fondi sembra ormai aver arenato il progetto per il momento.
mercoledì 19 giugno 2013
CUORE DI GHIACCIO
Il Neonomicon è stato per molti una mezza delusione. Alan Moore il mago di Northampton si cimenta con il grande Maestro del Fantastico, Howard Phillips Lovecraft. wow
Sulla carta le premesse erano ottime sulla stessa carta il risultato è stato (nei parametri altissimi di Moore) discontinuo. Le aspettative erano altissime (quindi alla fine colpa di noi lettori) per un prodotto sempre una o due spanne al disopra della media ma che a conti fatti mostra la solita immagine stereotipata del non solitario di Providence. Chi lo conosceva poco o nulla HPL gli sarà apparso come un pervertito sessuale ossessionato dai pesci. Chi lo conosce bene da anni si è trovato davanti alla solita opera omaggio citazionista che usa HPL e il suo mondo letterario, come pretesto di comodo per vendere. Gli appassionati e gli studiosi di weird americano ci sono abituati, anche se ormai una simile immagine di Lovecraft si pensava superata. O forse lo pensavo solo io. Senza dubbio Neonomicon annulla tutto il lavoro critico e biografico fatto negli ultimi decenni da ST Joshi, Gianfranco De Turris, Sebastiano Fusco, Claudio De Nardi e tanti altri.
mercoledì 1 maggio 2013
W.H. HODGSON, IL MARINAIO DELL'IGNOTO
A 95 anni dalla sua scomparsa ricordiamo la vita e le opere di uno dei grandi Maestri del fantastico, William Hope Hodgson (Essex, 15 novembre 1877-Ypres, 17 o 19 aprile 1918).
Marinaio, fotografo, atleta, scrittore soldato e sognatore.
Hope fa parte di quella schiera di grandi autori fantastici che a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo trasformarono la narrativa fantastica, fino a quel momento quasi tutta solo principalmente estetica o principalmente didattica, nella narrativa come la conosciamo oggi creando capolavori immortali e "moderni" punto di riferimento di ogni media che si cimenti con il fantastico, il meraviglioso, l'insolito e la fantascienza. Autori come Conan Doyle, Arthur Machen, Algernon Blackwood, Robert Chambers, Bram Stoker, M.R. James, M.P. Shiel, Max Beerbhom, W.B. Yeats, Edward Plunkett (solo per citarne alcuni). Tra questi William Hope Hodgson si ritagliò sin da subito lo spazio che merita nonostante la sua giovane età e la sua brevissima carriera e ancora oggi giustamente e continuamente ricordato e ristampato.
La sua stessa vita potrebbe essere soggetto di un film.
lunedì 15 aprile 2013
SHANGHAI DEVIL
SHANGHAI DEVIL
di Gianfranco Manfredi e disegnatori vari.
Sergio Bonelli Editore.
Mini serie di 18 numeri in uscita mensile da ottobre 2011 a marzo 2013.
di Gianfranco Manfredi e disegnatori vari.
Sergio Bonelli Editore.
Mini serie di 18 numeri in uscita mensile da ottobre 2011 a marzo 2013.
Il mese scorso dopo 18 mesi di vita editoriale si è conclusa la miniserie SHANGHAI DEVIL.
Terza serie in assoluto di Gianfranco Manfredi per la Bonelli. Le altre due ovviamente sono le bellissime Magico Vento e Volto Nascosto. Di quest’ultima, Shangai Devil è il proseguimento e testamento.
E io mi sono letto tutti i 18 numeri uno dietro l’altro negli ultimi 10 giorni. Si è così .. le serie, si tratti di fumetti o di telefilm non riesco proprio a seguirle una puntata per volta con la giusta attesa settimanale (nel caso dei fumetti Bonelli, addirittura mensile .. brrr ) tra una puntata e l’altra. Preferisco aspettare che termini, rischiando di comprare a scatola chiusa una ciofeca, per fruirmela tutta e tutta d’un fiato. Solo così riesco ad assorbirla ... sarà un mio limite.
In Shangai Devil ritroviamo Ugo Pastore, uno dei personaggi più profondi e complessi degli ultimi anni dopo le vicende che lo vedevano cooprotagonista della prima serie, Volto Nascosto.
Come in Volto Nascosto ritroviamo il lucido e per nulla lusinghiero, per le nazioni coinvolte, esame che Manfredi fa del colonialismo. In Volto Nascosto l’esame si concentrava principalmente sull’esperienza coloniale italiana del 19° secolo in Africa in tutto il suo carosello di politici e militari cialtroni e incompetenti che tempestavano i quadri italioti dell’epoca.
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