martedì 30 luglio 2013

Geddy Lee

Il 29 luglio 1953 nasceva Gary Lee Weinrib e ieri sicuramente avrà festeggiato con la famiglia e gli amici di una vita (due in particolare).

Se non sapete chi è probabilmente non vi interesserà nulla di quanto segue, basti dire che  forse è il polacco più famoso nel mondo (dopo Copernico, Chopin, Marie Curie, Lech Walesa, Karol Wojtyla, Ernst Lubitsch).

Lui è nato in realtà a Willowdale, Toronto, Canada ma è figlio di immigrati. Ebrei polacchi sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. E le ridicole accuse destrorse attribuite al suo gruppo musicale di appartenenza lo lasciano "perplesso" (incazzato).
Si perché nel mondo è noto come un grande bassista, un tastierista e un ... ehmm .. cantante ....



Un omaggio dei suoi cari amici, Trey Parker e Matt Stone.

Festeggiamo il suo compleanno ascoltandoci uno dei brani meno amati di un album poco amato (ma che ha una sua piccola e agguerrita schiera di fan):







La versione "RUSH" de "Il Signore degli Anelli".




"The Necromancer"
I. Into Darkness
As grey traces of dawn tinge the eastern sky, the three travelers, men of Willow Dale*, emerge from the forest shadow. Fording the River Dawn, they turn south, journeying into the dark and forbidding lands of the Necromancer. Even now the intensity of his dread power can be felt, weakening the body and saddening the heart. Ultimately they will become empty, mindless spectres, stripped of will and soul. Only their thirst for freedom gives them hunger for vengeance...
Silence shrouds the forest
As the birds announce the dawn
Three trav'llers ford the river
And southward journey on
The road is lined with peril
The air is charged with fear
The shadow of his nearness
Weighs like iron tears
II. Under the Shadow
Shreds of black cloud loom in overcast skies. The Necromancer keeps watch with his magic prism eyes. He views all his lands and is already aware of the three helpless invaders trapped in his lair...
Brooding in the tower
Watching o'er his land
Holding ev'ry creature
Helplessly they stand
Gaze into his prisms
Knowing they are near
Lead them to the dungeons
Spectres numb with fear
They bow defeated
III. Return of the Prince
Enter the Champion. Prince By-Tor** appears to battle for freedom from chains of long years. The spell has been broken...the Dark Lands are bright, the Wraith of the Necromancer soars away...in the night.
Stealthily attacking
By-Tor slays his foe
The men are free to run now
From labyrinths below
The Wraith of Necromancer
Shadows through the sky
Another land to darken
With evil prism eye...
Terminat hora diem; terminat auctor opus [loosely translated: As the hour ends the day, the author ends his work]

Per una traduzione potete andare sul sito:
http://www.limborush.it/




*Willowdale è il quartiere di Toronto dove sono nati e cresciuti Geddy, Alex e John Rutsy. Novelli, Sam, Frodo e Gollum.

** Arriva il Principe By-Tor, dopo le batoste prese contro "Snow Dog" nell'album "Fly By Night" (ma li non era il cattivo ?). Questa volta gli va meglio, sconfiggendo il Negromante ... ma non del tutto stando alle liriche finali.




Tutto qui. Troppo caldo per pensare, figuriamoci per scrivere, 

il 25 agosto festeggeremo il compleanno di Mr. Zivojinovich 

magari parlando della prima e meno nota "suite" dei Rush.


Donald McHeyre

venerdì 26 luglio 2013

C'era una volta ... e c'è ancora ....

Phillip "Mick" Jagger, in arte .... Mick Jagger, l'instancabile rocker, oggi compie 70 anni.

Instancabile lui, più di moltissimi fan del blues rock britannico del quale è uno dei più longevi rappresentanti. 

I Rolling Stones, sinonimi di Rock and Roll, sono i più famosi figli di "papà Korner" e curiosamente, spesso i più trascurati tra i fan del Blues britannico. 

Negli anni, giornalisti e critici, hanno raccontato alimentato (e inventato) lo storico e pretestuoso scontro tra loro e i "fab4" ma questo scontro tutto di facciata nasconde in realtà i simboli delle due principali correnti musicali britanniche contrapposte nella prima metà degli anni '60, il "merseybeat", di facciata, di successo, destinato agli spensierati festeggiamenti di una gioventù danzereccia e il Blues Underground di alcuni inglesi appassionati del blues di Chicago, che all'ombra dei primi creavano e sviluppavano il rock come lo conosceremo alla fine degli anni '60 e agli inizi degli anni '70.

Dal primo sono arrivati i soldi dal secondo i musicisti. 
Un equo contributo alla causa della musica popolare di qualità.

Tornando indietro nel tempo, dopo decine e decine di dischi, qualche filmuccio e centinaia e centinaia di gossip, i 70 anni di Mick Jagger li voglio festeggiare così ....



Riconoscete gli altri, si ?


Donald McHeyre

domenica 21 luglio 2013

Camminare con te ...... sulla luna.


Lo sbarco effettuato dall'astronave Apollo 11, il 20 luglio 1969 sulla Luna, il satellite naturale del pianeta chiamato con così poca fantasia dai suoi abitanti, "Terra", cominciò con espressioni di incredulo stupore sui visi della squadra nominata per la prima esplorazione del sasso rotante più conosciuto da poeti, artisti e mitografi. 
L'ufficiale al comando Neil Armstrong, era in procinto di porre il suo primo "piedone", taglia 70 della tuta di sopravvivenza, sul suolo selenita e a pronunciare una frasetta scritta malamente con biro sul "polsone" del suo "guantone"  la cui composizione aveva occupato tutti i suoi pensieri per tutto il tragitto dalla base di lancio fino allo sbarco, quando improvvisamente dall'intercom cominciò ad uscire un flusso di suoni cacofonici e stordenti che lo fecero inciampare dalla scaletta di sbarco e finire, per forza gravitazionale lunare, lungo disteso 20 metri più avanti. 
L'altro ufficiale selezionato per la missione esplorativa, Edwin Eugene Aldrin Jr, che in quel momento si trovava proprio dietro di lui, due gradini più su, nel tentativo fallito di afferralo ottenne come unico effetto di ritrovarsi improvvisamente a testa in giù a guardare il fondoschiena del suo ufficiale superiore allontanarsi dritto e preciso, a 5 metri dal suolo, come uno squalo che nuotasse dritto nell'oceano puntado la sua preda. 

martedì 16 luglio 2013

The Story Of The Hare Who Lost His Spectacles


Come corollario ai due articoli dedicati all'album A Passion Play qui sul blog e sui Chateau d'Isaster Tapes nel blog di Jacopo, pubblico una molto interessante e del tutto peregrina analisi dei contenuti tematici del testo fatta dall'amico Giampiero Frattali.


A PASSION PLAY dei Jethro Tull 40 anni tra misteri e animali


A PASSION PLAY

realizzato a marzo 1973 ai Morgan Studios di Londra

pubblicato il 6 luglio 1973
Chrysalis
Prodotto da Ian Anderson








A PASSION PLAY (APP), l'album che divide i fan dei Jethro Tull compie 40 anni. Uno dei rari dischi del gruppo la cui copertina non mostra la facciona (fotografata o artistica) di Ian Anderson. Uno dei capolavori del cosiddetto progressive e ancora oggi oggetto di esamine e dibattiti. 

Per celebrare i rigogliosi e travagliati 40 anni di questo splendido lavoro che trascende i generi abbiamo concordato con i compagni di battaglie, Jacopo Muneratti e Giampiero Frattali, non uno ma ben tre articoli dedicati. Il primo è questo che state leggendo, un altro scritto da Giampiero lo troverete sempre su questo blog e tratta de "La Storia della Lepre che perse gli Occhiali" e dei suoi significati reconditi.
Un terzo articolo, quello di Jacopo, lo potrete trovare sul suo blog e tratta di quei magnifici e un tempo considerati perduti Chateau d'Isaster tapes che sono all'origine di APP.

Nessuno di noi tre vuole avere la verità in mano ma con questo triplice sforzo vogliamo da appassionati condividere con altri appassionati, la gioia e il piacere di un disco e di un gruppo, i Jethro Tull senza il quale il sottoscritto, Jacopo e Giampiero forse non si sarebbero mai conosciuti e diventati amici. 

Questo triplice lavoro lo dedichiamo a noi tre e a tutti quelli che vorranno condividerlo.

lunedì 8 luglio 2013

LA FANTASCIENZA AL POTERE/MAT2020 DI LUGLIO (Hawkwind & Moorcock) 2° parte


Questa che state per leggere è la seconda parte di una più ampia trattazione riguardante i rapporti tra lo scrittore Michael Moorcock e il mondo della musica rock. Qui in particolare approfondiremo le collaborazioni tra il barbuto scrittore e il gruppo storico inglese chiamato Hawkwind.
La prima parte, “La Fantascienza al Potere” più introduttiva e incentrata su Moorcock stesso come musicista rockettaro, la potete leggere sul numero di luglio 2013 di 
MAT2020 oppure QUI sul blog.

Un altro articolo invece si occupa della disamina delle collaborazioni tra Moorcock e il gruppo rock americano Blue Oyster Cult  e anche questo si trova qui sul blog.


giovedì 4 luglio 2013

PUNTO D'INCONTRO 150

.... la radio canta!

Canta, canta no ma resiste alla crisi, alle battaglie legali, alla calura (che tarda ad arrivare per mia gioia). Abbiamo anche messo on line il nuovo sito.

Fateci un giro: TRS sito radio rinnovato
non è ancora completo al 100% ma abbiate fiducia.
Abbiamo espanso e lo stiamo tuttora espandendo il palinsesto e stiamo mettendo tenda su nuovi canali di diffusione di massa ... 
... insomma se resistiamo con la cronica mancanza di fondi è perché ci crediamo ma la linfa e l'obiettivo ultimo siete sempre voi ascoltatori. Fateci sapere che ci siete e continueremo a lavorare per darvi prodotti sempre più all'altezza delle vostre aspettative e del nome che si è fatta l'emittente di radio libera che fa cose che non fanno gli altri.

PUNTO D'INCONTRO, il mio piccolo spazio del sabato pomeriggio ha raggiunto la 150° puntata. 
150 settimane, spalmate in 5 anni in un cui ho tentato di condividere la mia visione della musica, della letteratura e dell'arte fantastica, insolita e meravigliosa con voi, con dialogo spero aperto e condiviso. Con amici e ospiti come Sebastiano Bisson, Jacopo Muneratti, Glauco Cartocci,  Marco Borromei, Giampiero Frattali.

Ci sono state tante soddisfazioni e qualche magagna inevitabile, le prime compensano quasi sempre le seconde ma giunti all'ultima puntata di questa prima stagione del 2013 del programma è arrivato il momento di fare il PUNTO, questa volta della situazione, riflettere su cosa è andato bene e cosa è andato male. Se c'è ancora interesse da parte del pubblico per questo tipo di programma radiofonico e il modo in cui gli argomenti sono trattati. Sul mio gruppo di facebook, oppure su questo blog sono pronto, se vorrete, a  confrontarmi con voi su idee e suggerimenti, critiche o semplici chiacchiere per darvi un prodotto spero sempre più interessante e stimolante per le nostre passioni. 
Non siate timidi. 

La puntata 148 l'ho festeggiate per me stesso.
La puntata 149 l'abbiamo festeggiata immergendoci negli esordi zappiani con quel FREAK OUT, uscito a giugno del 1966, che Jacopo Muneratti ci ha rivelato con retroscena, analisi storica e brani rari.

La puntata 150 sarà incentrata sul confronto/scontro tra la musica di qualità del passato e di quella di qualità odierna con particolare orecchio sul suono duro e arrabbiato. 


Sul versante odierno ci sarà ospite, Gabriele Mangano, con il suo progetto musicale SOLO e le sue personali preferenze musicali scelte per voi. A intromettersi ci saranno le mie personali scelte "tendenti al british".

Tra rock classico e moderno, 2 ore di sana buona musica e di goliardiche chiacchiere.

... e dopo ... appuntamento ad autunno.

Donald McHeyre

martedì 2 luglio 2013

THE TRIP - "ATLANTIDE" remaster + Live in Tokyo 2011



Torniamo a parlare di Atlantide e del suo mito dopo i due recenti articoli su "Cuore di Ghiaccio" di Alan Moore e "At The Mountains of Madness" di H.P. Lovecraft, in occasione della ristampa di "Atlantide" terzo album del gruppo europeo The Trip.
D'altronde è dal 360 A.C. tempo in cui risalgono i due dialoghi di Platone, Timeo e Crizia, che l'impero scomparso non smette di ispirare libri, romanzi, saggi, fumetti, quadri, copertine, sculture, pubblicità e appunto, musica.