COSMO - CLASSICI DELLA FANTASCIENZA - Volume n. 04
1972 (poi ristampato con differente copertina nel 1990)
Direttore responsabile: Gianfranco Viviani
Titolo originale
LEST DARKNESS FALL (1939 su rivista, 1949 e 1951 in volume)
Traduzione di Renato Prinzhofer.
In copertina è riprodotta un'opera della pittrice Luciana Matalon
Il romanzo breve si svolge in Italia e soprattutto a Roma durante gli ultimi vagiti del lungo declino dell’impero romano. Per la precisione nel 535 d.c. durante la dominazione ostrogota.
Il protagonista, l’archeologo Martin Padway, durante una visita turistica al Pantheon nel 1938, viene colpito da un fulmine e scagliato in quest’epoca delicata della storia europea, tra il declino della massima civiltà conosciuta fino a quel momento (in Europa) e l’inizio dell'era oscura e il ritorno alle barbarie (anche se poi Le Goff, in anni successivi dimostrerà che le cose non sono del tutto così).
L'autore non fornisce nessuna spiegazione scientifica, nessun approfondimento sul perché e il come questo avvenga. A de Camp non interessa e non deve interessare nemmeno a noi.
Padway sfrutta le sue, pur limitate, conoscenze scientifiche di uomo moderno per acquisire sempre più potere e influenza su questa civiltà più arretrata fino a modificare gli eventi della Storia come la conosciamo.
L’autore avrebbe potuto anche ambientare tutto il romanzo nel 20° secolo e come protagonista utilizzare un alieno di una civiltà più progredita tecnologicamente, o anche semplicemente un umano di una civiltà terrestre futura ma la scelta effettivamente utilizzata rende meglio l’effetto che a de Camp interessa davvero, quello della satira, oltre a collocare il romanzo nel novero delle ucronie.
Mark Twain ? Certamente. Però a de Camp non ha mai interessato essere originale e nonostante ciò lui stesso, nel contesto più ampio della "fantascienza" campbelliana, era un originale.
Il più “birichino” degli allievi di Campbell, Lyon Sprague de Camp, nasce il 27 novembre 1907 a New York. Durante la sua prospera e lunga vita (è morto il 6 novembre del 2000) è stato colonna portante della fantascienza e del fantasy sia come antologista e autore di pastiche howardiani, sia come autore di saggi scientifici e letterari, la cui importanza è pari a quella della sua produzione di narrativa. In quest’ultima branca si è distinto nella fantascienza ma soprattutto nel fantasy e di questa è stato uno dei maggiori, se non il maggiore umorista.
Ingegnere e scettico fino al midollo era l’autore perfetto per un progetto che covava nel bocchino di John W. Campbell da qualche tempo.
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Heinlein, de Camp e Asimov. Colleghi di lavoro, in arte e nella vita. |
Quella di De Camp e in particolare un testo come "Abisso del Passato" sarà apparsa una scelta incongrua in questo contesto.
Lest Darkness Fall è forse il suo lavoro più famoso. Forse non il migliore e sicuramente non il più divertente. Farà molto, molto di più in collaborazione con Fletcher Pratt, per il ciclo di Harold Shea o da solo con la serie Novarian.
A differenza delle prime tre uscite per la serie Cosmo Oro qui non ci sono vicende ambientate nel futuro, astronavi, mondi alieni, super scienza o anche solo alta tecnologia.
E’ fantascienza ? E’ un testo perfetto per UNKNOWN.
UNKNOWN nella sua pur breve esistenza è stata una pietra miliare della fantasy mondiale e “cortile/palestra” per alcuni autori, come Hubbard, Sturgeon, Leiber, Del Rey e lo stesso de Camp a cui i tecnologici confini di Astounding andavano stretti (ma presto, molti autori a cui Astounding calzava perfettamente, come Heinlein, proveranno la sfida stilistica e concettuale della rivista).
UNKNOWN fu da parte di Campbell una risposta al tipo di fantasy creato e diffuso dallo strapotere di Weird Tales e allo stesso tempo, involontariamente, una risposta all’emergente ondata tolkiana d’oltre oceano. Fin dal suo debutto fece subito molto successo e con rimpianto di tutti la rivista fu chiusa solo per il razionamento della carta dovuto al periodo dell’entrata in guerra degli Stati Uniti nel confitto mondiale degli anni ’40.
La rivista debuttò nel 1939. Lo Hobbit era stato pubblicato in Inghilterra nel 1937. La trilogia dell’anello è del '54/'55, quando ormai UNKNOWN non usciva più. Ma negli STATI UNITI il boom tolkiano come vera e propria moda arriverà solo negli anni’60 con il successo dell’edizione in paperback.
In America, tra il tipo di Fantasy degli anni '20 e '30 alla Weird Tales (Howard, C.A. Smith, Lovecraft, C.L. Moore, Kuttner ecc.) e quello degli epigoni di Tolkien dagli anni '60 (da Brooks all’infinito) in poi, la Fantasy alla UNKNOWN si colloca a colmare quello che altrimenti sarebbe un vuoto storico.
Questo tipo di Fantasy è estremamente razionale. Poggia su basi “scientifiche” e si presta molto alla satira e all’umorismo. L’ambientazione di partenza e i suoi protagonisti appartengono per lo più alla nostra epoca. Condivide con il meno razionale, umoristico (ma non meno seducente) e più cupo fantasy alla Weird Tales la struttura del romanzo breve e del racconto, essendo pubblicato anch’esso su rivista. Il concetto di infinitelogie a imitazione della TRILOGIA dell’Anello, tipico degli epigoni tolkiani, dovuto anche alle pubblicazioni direttamente in volume, è ancora molto lontano e diventerà, questa differente struttura, uno dei motivi di dibattito tra gli appassionati del genere, specie per quelli convinti che Tolkien abbia inventato il genere (e magari i Beatles il resto dell'universo).