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mercoledì 17 dicembre 2014

McHeyre podcast BBC CAPTAIN BEEFHEART

Captain Beefheart, al secolo Don Van Vliet (nato Don Glen Vliet).

Glendale, 15 gennaio 1941 - Arcata, 17 dicembre 2010

Che l'amiate oppure odiate, di sicuro la sua musica non può essere ignorata.

Con Jacopo Muneratti abbiamo preparato questo piccolo podcast in suo onore e ricordo (e in quello dello Zio Frank)


Lo trovate sul canale podcast di questo blog insieme ai podcast precedenti.

La musica è il meglio.



CAPTAIN BEEFHEART BBC session
di Jacopo Muneratti

Don Van Vliet, Alex St. Claire, Jeff Cotton, Jerry Handley, John French

Studio 4 - Maida Vale, 24 January 1968
First broadcast: “Top Gear”, 4 February 1968

Sure ‘Nuff ‘n Yes I Do
Yellow Brick Road
Abba Zaba
Electricity

Don Van Vliet, alias Captain Beefheart, è stato, probabilmente, l’artista preferito da John Peel di tutti i tempi, e uno dei pochi con cui mantenne una profonda amicizia fino al giorno della sua morte. Peel fu uno dei primi a suonare il suo primo LP “Safe as Milk” per radio, ancora prima di collaborare con la BBC e, nel 1968, fu così incoraggiante nei confronti di Captain Beefheart & His Magic Band, da offrirsi addirittura come guidatore di bus per il loro tour Inglese. Visto questo amore così grande per la musica di Captain Beefheart, normalmente, una sua inclusione nelle session sarebbe stata scontata. C’era però un piccolo problema: il ministero del lavoro Inglese aveva stipulato un regolamento sulle BBC session riguardo ai gruppi stranieri che permetteva di usufruire di tale servizio solo a coloro che provenivano da una nazione che poteva garantire delle session in radio agli artisti Inglesi. Purtroppo, gli Stati Uniti d’America non erano parte di queste nazioni. 
Tuttavia, sia Peel, che il produttore di “Top Gear” Bernie Andrews volevano fortemente una session del Capitano quindi, per aggirare la questione, si inventarono uno stratagemma: Captain Beefheart and His Magic Band, secondo i documenti, non erano un gruppo musicale, bensì un gruppo di prestigiatori. La regola del ministero del lavoro era legata squisitamente ai musicisti e e a quelli stranieri che non potevano registrare session in sé ma potevano farlo se usavano una backing band inglese (grazie a questo espediente gente del calibro di Joni Mitchell e Tim Buckley, tra gli altri, poterono fare session legalmente) quindi, in questo modo, riuscirono ad aggirare la burocrazia Inglese e, nessuno dei funzionari parve rendersi dell’inghippo (oppure, semplicemente, chiusero un occhio). Questa prima session è abbastanza interessante, perché dà una buona idea di come suonassero dal vivo all’epoca Captain Beefheart and His Magic Band. I quattro brani sono tutti tratti da “Safe as Milk” e sono tutti e quattro in versioni più lente ed estese. “Yellow Brick Road” in futuro non sarà ripresa dal vivo, ma anche gli altri tre pezzi sono molto interessanti, compreso il classico “Abba Zaba”, in un arrangiamento live diverso da quello che diventerà definitivo. Una curiosità riguardo a questo brano: si tratta dell’unica versione conosciuta dove l’assolo di basso è suonato dal bassista Jerry Handley; nella versione in studio, infatti, su quel brano, il basso era suonato da nientemeno che Ry Cooder, brevemente un membro della Magic Band e qui in uno dei suoi primi lavori professionali. Il Master Tape della session, con grande dispiacere di Peel, è stato cancellato (e riutilizzato) qualche mese dopo la sua messa in onda. John cercò a lungo registrazioni di questa session, ma nonostante la tenacia, per molto tempo non ebbe successo; nemmeno quando nel 1999 aiutò a compilare il cofanetto di retrospettiva della carriera del Capitano “Grow Fins” riuscì a reperire dei nastri. Ebbe successo solo alle porte del XXI° secolo, quando un ascoltatore gli spedì entrambe le session, registrate da lui stesso alla radio, permettendogli così di ascoltarle e di ritrasmetterle 33 dopo la loro prima messa in onda: il 6 Marzo 2001. Una curiosità: i tecnici studio della BBC si ricordarono di questa session a lungo, a causa di alcuni comportamenti stravaganti di Beefheart durante le registrazioni, tra cui cantare disteso sul pavimento e giocare con gli interruttori della luce! Questa session finì nella lista “The Best 125”, una selezione delle migliori session selezionata dalla famiglia di Peel, i suoi amici, ingeneri del suono, produttori, musicisti e altri suoi amici che lo conoscevano bene.

Studio 201, Piccadilly - London, 6 May 1968
First broadcast: “Top Gear”, 12 May 1968

Safe as Milk
Beatle, Bones ‘n Smokin’ Stones
Kandy Korn
Trust Us

Durante questa fase, Captain Beefheart e la sua Magic Band stavano lavorando a quello che avrebbe dovuto essere il suo secondo album, intitolato “It Comes To You In A Plain Brown Wrapper”. In realtà, problemi tecnici durante la registrazione, costrinsero il gruppo a ricominciare le session da capo in un secondo studio, e l’album venne pubblicato solo in Ottobre, con il titolo “Strictly Personal”. Le versioni originali di quei brani (pubblicate negli anni ’90) erano molto meno prodotte e più “crude” rispetto a quelle definitive, piene di “effetti psichedelici”, e, i quattro brani presentati in questa session, suonano molto vicini alle prime versioni, più dal vivo ed energiche. In ogni caso, a parte la differenza di produzione e la mancanza di effetti sonori e di nastri al contrario, questi quattro pezzi, non si differenziano troppo nemmeno dalle loro versioni ufficiali su “Strictly Personal”, con solo qualche leggero cambiamento di struttura in “Kandy Korn” e “Trust Us”. La session rimane comunque un documento imperdibile per i fan di Captain Beefheart, perché il materiale dal vivo di questa formazione è estremamente raro, e la bellissima “Trust Us” è un pezzo che non è mai stato più eseguito in futuro. Il Master Tape di questa session subì la stessa sorte di quello della precedente, e Peel entrò in possesso di una copia solo quando riuscì a procurarsi anche la prima, grazie allo stesso fan Inglese che le aveva registrate dalla radio a suo tempo. Anche questa session venne quindi ritrasmessa nel 2001 da Peel, il 7 Marzo, il giorno dopo la prima, rendendo così un grandissimo favore ai fan di Captain Beefheart che da lungo tempo cercavano registrazioni di questi due eventi storici. Con la pubblicazione di “Trout Mask Replica” l’anno successivo, il nome del Capitano si era fatto conoscere meglio in tutto il mondo, e, quindi, il trucchetto burocratico di prima non avrebbe più potuto funzionare, decretando così la fine delle possibili BBC session di Captain Beefheart and His Magic Band. In ogni caso, durante la puntata di “Top Gear” del 24 Aprile 1973, Peel invitò Vliet in studio per la parte finale del programma e, insieme, condussero un’esilarante e surreale puntata, piena di battute e di aforismi scherzosi. 





martedì 25 novembre 2014

McHeyrePodcast ROXY MUSIC BBC

 In occasione del nuovo album di Bryan Ferry, AVONMORE da poco uscito ed entusiasticamente recensito da Jacopo Muneratti, riproponiamo sul canale PODCAST le BBC session dei ROXY MUSIC originariamente trasmesse per radio e qui rimontate per voi.



IL PODCAST è QUI dove troverete anche l'accesso alle BBC session del LED ZEPPELIN e dei PINK FLOYD.

L'articolo con le note di Jacopo lo trovate QUI.

Buon ascolto, lettura e giornata.


domenica 16 novembre 2014

PINK FLOYD BBC session 1967 -1969

Riprendo le serie dei PODCAST a continuazione della lunga avventura radiofonica conclusasi in modo disgraziato.

Per voi una nuova BBC session, realizzata, come sempre, con cura e precisione maniacale (da maniaco) da Jacopo Muneratti.

Questa volta è il turno dei PINK FLOYD.
Non credo serva presentarveli.

QUI andrete alla pagina web del podcast.
QUI troverete le interessanti dissertazioni di Jacopo su
THE ENDLESS RIVER dei Pink Floyd, fresche, fresche per voi.

In ultimo, prima di lasciarvi alle dotte note di Jacopo, voglio informarvi che sono in cantiere altre BBC session tutte nuove e stiamo recuperando per il formato podcast anche quelle già trasmesse in passato on air.
Restate sintonizzati.
Buona lettura e buon ascolto.

giovedì 5 giugno 2014

McHeyre podcast 2 THE ROAD to 1981




Lo speciale LED ZEPPELIN BBC sta andando benino, e questo ci conforta e sprona ad andare avanti con il progetto dei podcast come proseguimento di un quasi decennale progetto radiofonico, che discutibili scelte altrui hanno condannato al silenzio. 

Le BBC dei Led Zeppelin saranno disponibili ancora per pochi giorni, quindi affrettatevi.


Sia da solo che con Jacopo Muneratti stiamo mettendo in cantiere altre nuove puntate che ci auguriamo soddisfino i vostri fini palati musicali. L'utilizzo dei podcast può essere anche l'occasione per rispolverare vecchi lavori come THE ROAD to 1981.

Pubblicato originariamente a puntate su MAAT2020, nella sua versione "solo testo", questa è la versione completa, musica e parole e la trovare qui.

3 ore e mezza circa di programma tracciando il percorso musicale e spirituale di Robert Fripp tra due album dei King Crimson passando per ROXY MUSIC, PETER GABRIEL, DAVID BOWIE, TALKING HEADS.

Buon viaggio.



giovedì 29 maggio 2014

McHeyre PUNTO D'INCONTRO - LED ZEPPELIN BBC sessions




SIAMO TORNATI !

Donald & Jacopo
vi invitano
alle BBC session dei gloriosi LED ZEPPELIN
in più
Piccola storia del British Blues (nooo  ... ancora!)
Chiude: L'Angolo di Zappa come ci ricorda la vedova, questo è l'anno di Zappa ecc ecc.

lo troverete qui.

E' vostro fino a venerdì 6 giugno, successivamente, per mantenere la tradizione, le prossime puntate saranno pubblicate ogni nuovo sabato (spero) dalle ore 17.00 e disponibili per 7 giorni.

Buon ascolto da Donald McHeyre e Jacopo Muneratti

lunedì 19 maggio 2014

Mc Video Blog: ELEPHANT TALK 3 Fragili Spiriti POLICE

Nuovo Video blog e terza puntata di ELEPHANT TALK.

Questa volta Glauco Cartocci, scioglie in musica le parole di ben 3 brani di Sting & The Police. (tanto per fare un dispetto a Copeland)

Lo trovate sul mio canale di Youtube (loro permettendo) CLICCANDO QUI.


Restate collegati perché sabato 31 maggio torniamo con PUNTO D'INCONTRO Podcast. LED ZEPPELIN BBC session.


lunedì 12 maggio 2014

Punto di Situazione. Le BBC session dei LED ZEPPELIN

Come promesso, dopo le brutte notizie di sabato, pubblico adesso l'elenco delle BBC session dei Led Zeppelin preparate da Jacopo per la puntata radiofonica che non è andata in onda ... e che non andrà mai in onda su TRS radio.


In quella puntata avremmo parlato anche di dure e lunghe gavette,  di gruppi musicali formati da tutte STAR del rock prima che divenissero tali, di Davey Graham e di poeti irlandesi e di molto altro ancora.
Quel che è stato è stato. Lasciamo i rimpianti (ma resta l'amaro) perché non è detto che questa puntata e tutte le altre future non si faranno, su altri canali, con altri mezzi. 

Le possibilità ci sono. 
Continuare per il momento ad utilizzare il canale di Youtube.
Trovarne altri di canali web più adatti alle nostre esigenze.
Creare dei podcast settimanali a continuazione del progetto.
Certo. Mancherà la spontaneità e l'atmosfera di una diretta radiofonica dovuta alla magia del vecchio FM (ma tanto nel bacino di utenza dell'emittente che mi ospitava era una percentuale minima) e per quanto riguarda gli ospiti dovremo organizzare le cose diversamente. Ma si può fare.

Datemi un paio di settimane per organizzare le cose e potremo ritornare. Fatemi sapere cosa ne pensate. Sono apertissimo a suggerimenti.

Nel frattempo godetevi le note di Jacopo Muneratti e tutti gli altri articoli che pubblicheremo sui nostri blog, su MAT2020, e sul canale di Youtube.



LED ZEPPELIN BBC session

Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham

Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 3 March 1969
First broadcast: “Top Gear”, 23 March 1969

You Shook Me
Communication Breakdown
I Can’t Quit You Baby
Dazed and Confused

John Peel, amante del blues, era un sostenitore dei Led Zeppelin. Non sorprende quindi che la loro prima BBC session sia stata registrata proprio all’interno del suo programma. Contrariamente a altri gruppi, però, i Led Zeppelin registrarono la loro prima BBC session due mesi dopo l’uscita del loro primo album (12 Gennaio 1969, registrato tra Settembre e Ottobre 1968). Non sorprendentemente, il gruppo suona quattro pezzi da tale album, ma, le versioni si discostano notevolmente dalle loro controparti in studio, ed è chiaro che l’intento musicale della session è chiaramente quello di un concerto in chiave intimista. Ogni brano, infatti, contiene una sezione che permette al gruppo di poter svisare un pochino anche se, chiaramente, i tempi ristretti di registrazione limitano un po’ la cosa. Questo, comunque, consente forse di poter digerire maggiormente lo spirito improvvisativo del gruppo senza dover incappare in jam session lunghe più di 20 minuti. Il master tape della session sopravvive interamente ai giorni nostri e la session, ad eccezione di “Communication Breakdown”, è stata inclusa nel doppio CD ufficiale “BBC Sessions” del 1997, che include anche le loro apparizioni “In Concert”. Tale collezione, però, è stata pensata più per l’ascoltatore casuale che per il collezionista e alcuni brani vengono tagliati per non creare ripetizioni. Anche le session “In Concert” hanno problemi (alcuni frammenti vengono eliminati a causa di problemi di copyright,  dovuti a citazione a classici blues). 


Studio 4, Maida Vale - London, 19 March 1969
First broadcast: “Alexis Korner’s Rhythm and Blues”, 14 April 1969

I Can’t Quit You Baby
You Shook Me
Sunshine Woman

Seconda session del gruppo, registrata per il programma del loro idolo Alexis Korner, che teneva già il gruppo in grande stima. Essendo il programma di un bluesman, il gruppo si concentra sui brani più blues del primo disco e registra un inedito, un gradevole brano intitolato “Sunshine Woman”, il cui giro di chitarra è un embrione di “Moby Dick” (incisa sul disco successivo) e il cui testo è un pastiche di vari classici blues. Questa è l’unica session del gruppo il cui master tape sia andato perduto. Ad oggi sopravvive una copia registrata da un ascoltatore radio che, dopo qualche lavoro di pulizia, suona moderatamente accettabile. In tale copia, purtroppo, “You Shook Me” è tagliata, probabilmente perché era finito il nastro. Curioso notare che in tale registrazione è presente la versione di “What is and What Should Never Be” tratta dalla session successiva, segno che si tratta probabilmente di una replica mandata in onda qualche mese dopo la trasmissione originale.


Studio 2 - Aoelian Hall, 16 June 1969
First broadcast: “Tasty Pop Sundae”, 22 June 1969

The Girl I Love Has Long Black Wavy Hair
Communication Breakdown
Something Else
What Is And What Should Never Be

Interessante session registrata quando il primo album andava già abbastanza bene nelle vendite. Qui, il gruppo può rilassarsi e la scaletta lo dimostra: “The Girl I Love Has Long Black Wavy Hair” è una versione iniziale di “Moby Dick”, il cui testo è un adattamento di “The Girl I Love She Got Long Curley Hair” del bluesman Sleepy John Estes, “Somethin’ Else” è un brano di Eddie Cochran e Sharon Sheeley, e viene eseguita “What Is and What Should Never Be”, una canzone nuova che sarà inclusa qualche mese più tardi nel secondo LP del gruppo, come il primo, anch’esso intitolato. Dal primo album viene estratta solo “Communication Breakdown”, ormai un classico gigante dei concerti. Una curiosità: la session era stata registrata per il programma del DJ Dave Symond “Symonds on Sunday”, ma all’ultimo momento, il DJ Chris Grant decise di usarla per la sua trasmissione. Il master tape sopravvive ai giorni nostri e la session (ad eccezione di “What is and What Should Never Be”) è stata pubblicata su “BBC Sessions”.


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 24 June 1969
First broadcast: “Top Gear”, 29 June 1969

Whole Lotta Love
Communication Breakdown
What Is and What Should Never Be
Travelling Riverside Blues

All’amico e sostenitore John Peel, invece, i Led Zeppelin decidono di dare più di un’anticipazione di quello che sarà il nuovo album (che uscirà il 22 Ottobre dello stesso anno). Il piatto ricco, ovvero quello che sarà il primo vero e proprio singolo di successo, “Whole Lotta Love” è il brano iniziale dalla session, ma vengono offerte “What is and What Should Never Be”, che il gruppo stava già testando dal vivo, e “Travelling Riverside Blues” un adattamento di un vecchio classico di Robert Johnson, cavallo di battaglia dal vivo. “Communication Breakdown”, ormai un brano quasi obbligatorio, chiude la scaletta, per non alienare troppo gli ascoltatori che volevano rifugiarsi nei vecchi classici. Anche di questa session, fortunatamente, sopravvive il master tape ed è l’unica ad essere stata inclusa integralmente nel CD “BBC Session”. “Travelling Riverside Blues” era già apparsa nel cofanetto “The Complete Studio Recordings” nel 1993, e venne inclusa come bonus track anche nell’edizione rimasterizzata di “Coda” album “postumo” del gruppo contenente outtakes. Questa è l’ultima session del gruppo e da qua in avanti, i Led Zeppelin si serviranno della BBC solo per gli “In Concert”. John Peel perderà interesse nei dischi successivi a “Physical Graffiti” ma resterà sempre affezionato ai primi e i Led Zeppelin rimarranno uno dei pochi gruppi “vecchi” che Peel non rinnegherà con l’avvento del punk (a differenza dei Deep Purple, ad esempio). Nel 2004, Robert Plant venne scorso in prima fila al funerale di John Peel e, molto emozionato, ricordò che senza la spinta del DJ, lo Zeppelin avrebbe anche potuto non farcela. 



sabato 10 maggio 2014

PUNTO D'INCONTRO : INCONTRO INTERROTTO

Oggi avrebbe dovuto andare in onda una puntata radiofonica dedicata alle BBC session dei gloriosi LED ZEPPELIN.

Nei prossimi sabati, insieme a Jacopo ne avremmo fatte altre di BBC session, intervallate da altri argomenti insieme ad altri ospiti.

Invece non succederà nulla di questo.

TRS Radio ha deciso di sospendere anticipatamente PUNTO D'INCONTRO per i prossimi mesi. 

Questo è quanto per il momento è dato di sapere.

Le note alle BBC session del Led Zeppelin le pubblicherò lunedì e continuerà l'attività del blog e dei Video Podcast.

A presto e buon fine settimana.





lunedì 5 maggio 2014

PUNTO D'INCONTRO BBC session JETHRO TULL

Io e Jacopo seguiamo molti gruppi, un esercito di musicisti, una quantità immane di dischi. 

Sarebbe una bugia dire che ci piacciono  tutti ma di molti apprezziamo il lavoro e di alcuni siamo addirittura fan.

I JETHRO TULL, occupano senz'altro un posto speciale se non sempre nei nostri cuori, sicuramente sempre nelle nostre menti, anche perché è grazie a loro (o per colpa loro) che ci siamo conosciuti.

Era effettivamente da molto tempo che non ci occupavamo di loro e riascoltare i Jethro Tull delle origini dopo averli lasciati riposare, nelle nostre menti oltre che alle nostre orecchie, dopo assaggi di Jethro Tull moderni e di Ian Andarson Band, porta una boccata di aria salubre alle nostre menti ed ai nostri cuori.


Vi ricordo l'articolo a 6 meni e in 3 parti (2 mani per parte) dedicato a l'ultimo lavoro HOMO ERRATICUS che trovate sul sito di Jacopo, Good Times, Bad Times (link qui accanto).

E' disponibile sul sito di TRS Radio il podcast della puntata di PUNTO D'INCONTRO dedicata alle BBC session dei Jethro Tull.


Di seguito troverete le note di Jacopo Muneratti alle BBC session, usate per la diretta radiofonica.
Le session sono molto poche ma per fortuna tutte disponibili in ottima qualità audio e artistica.

I Jethro Tull ne avrebbero fatte altre se non ci fosse stato il litigio tra Anderson e Peel ?
Difficile dirlo. Io penso di no, o per lo meno poche altre. Le BBC session erano mirate soprattutto come veicolo promozionale per quei gruppi all'ora "emergenti" e infatti uno degli aspetti più interessanti di queste session consiste proprio nel loro fotografare questi gruppi (molti di essi divenuti poi miliardari) nel loro stato iniziale (a volte anche embrionale), spesso trascurato dalla critica e spesso anche dai fan.

I Jethro Tull andarono già molto bene con This Was, il loro album d'esordio e il successivo Stand Up raggiunse addirittura il 2° posto nella classifica inglese. Divennero subito un gruppo molto popolare e apprezzato dal pubblico. Un successo di partenza e una capacità di rinnovamento sorprendente nel corso degli anni successivi che nessun altro gruppo del cosiddetto Blues Boom può vantare e l'unico gruppo in quel contesto che li supera (ma solo per successo iniziale e soldi accumulati) sono i Led Zeppelin.


JETHRO TULL BBC session

Ian Anderson, Mick Abrahams, Glenn Cornick, Clive Bunker

  • Studio 1 - 201 Piccadilly, 23 July 1968
First broadcast: “Top Gear”, 4 August 1968, 22 September 1968 (*)

    • So Much Trouble
    • My Sunday Feeling
    • Serenade to a Cuckoo
    • Cat’s Squirrel (*)
    • A Song for Jeffrey

Questa prima session dei Jethro Tull è stata registrata nel bel mezzo delle incisioni del primo disco dei Jethro Tull, “This Was”. A questo punto, l’unico prodotto ufficiale sotto il loro nome (anzi, sotto il nome Jethro Toe) era il singolo “Sunshine Day”/ “Aeroplane” uscito il 16 Febbraio dello stesso anno. All’epoca il gruppo aveva un repertorio molto influenzato dal blues, soprattutto grazie al chitarrista Mick Abrahams, e Anderson aveva l’occasione di suonare molto l’armonica. Nella session, vengono anticipati alcuni brani del disco, non sorprendentemente in versioni non troppo diverse da quella in studio, come arrangiamento, con solo più carica live e viene eseguito il blues “So Much Trouble”, non inciso su disco e, dopo questa session, a lungo dimenticato, fino al 1993 anno in cui ricorse il 25esimo anniversario del gruppo, quando venne reinserito nelle scalette. Venne ignorato, invece, il 45 giri introduttivo del gruppo, in quanto considerato poco rappresentativo dell’attività dal vivo. Il celeberrimo DJ Inglese John Peel era molto interessato a questa formazione del gruppo, e, a partire da questa session, cominciò a promuovere la loro attività. La session venne trasmessa per la prima volta il 4 Agosto 1968, senza “Cat’s Squirrel”, e replicata il 22 Settembre, con “Cat’s Squirrel” al posto di “So Much Trouble” e “A Song for Jeffrey”. La session venne inizialmente recuperata da un Transcription Disc (con la voce di Brian Matthews), e “A Song For Jeffrey” venne pubblicata da tale nel 1988 nel cofanetto “20 Years of Jethro Tull”. Il brano venne (abbastanza inspiegabilmente) anche incluso nella ristampa del 1996 di “Aqualung”, come bonus track. Nel 2008, la session, stavolta dal master tape originale, venne pubblicata integralmente sulla versione deluxe di “This Was”.

  • Studio 1 - 201 Piccadilly, 5 November 1968
First broadcast: “Top Gear”, 15 December 1968

    • Love Story
    • Stormy Monday Blues
    • Beggar’s Farm
    • Dharma For One

Per questa seconda session, invece, il disco era appena stato pubblicato (25 Ottobre 1968), e i Jethro Tull avevano già estratto un singolo da esso, “A Song for Jeffrey”, che fece moderato successo. Non solo, ma il gruppo aveva anche in programma di fare uscire un 45 giri non-LP: “Love Story”/ “A Christmas Song”, che sarebbe uscito il 29 Novembre, in tempo per la messa in onda della session. Non sorprendentemente, il lato A del singolo viene incluso nella scaletta, in una versione piuttosto energica. Il resto della scaletta, molto probabilmente (purtroppo, non abbiamo registrazioni di questo periodo del gruppo), consiste nel meglio del loro repertorio dal vivo, su richiesta di John Peel. Il che spiegherebbe la presenza del classico “Stormy Monday Blues”, qui in una splendida versione. Anche questa session, venne inizialmente recuperata da un Transcription Disc, sempre con la voce di Brian Matthews, e “Love Story” e “Stormy Monday Blues” vennero pubblicate su “20 Years of Jethro Tull”.  Come la session precedente, la session integrale venne finalmente pubblicata sull’edizione deluxe di “This Was”.

Ian Anderson, Martin Barre, Glenn Cornick, Clive Bunker

  • Maida Vale Studio 4 - Kensington House, 16 June 1969
First broadcast: “Top Gear”, 22 June 1969

    • Bourée
    • A New Day Yesterday
    • Fat Man
    • Nothing is Easy

A questo punto della carriera, il chitarrista Mick Abrahams era stato sostituito in pianta stabile da Martin Barre, che sarebbe rimasto in ogni disco successivo del gruppo. I Jethro Tull avevano già registrato il loro secondo LP in Aprile, ma “Stand Up” non sarebbe uscito fino ad Agosto. Né questo nuovo cambio di formazione né il nuovo LP piacquero molto a John Peel, e Peel fu molto onesto nei confronti di Anderson e soci nei suoi sentimenti. Questo causò una piccola burrasca, che venne ancora di più intensificata quando Peel non si presentò durante le registrazioni della terza BBC session del gruppo (lo aveva fatto durante le due precedenti). I Jethro Tull la presero male e i loro commenti vennero riportati a Peel dal produttore Bernie Andrews. Purtroppo, nemmeno Peel la prese bene, e da questo momento in poi, si dissociò completamente dal gruppo. Solo nel periodo di “Thick as a Brick” trasmise qualche frammento del disco, ma da lì in poi, cercò di evitare ogni brano del gruppo. Comunque, quando nell’ultima puntata di Top Gear (trasmessa il 25 Aprile 1975) Peel fece una retrospettiva del programma, replicò anche questa session, probabilmente perché rappresentativa della musica che veniva mandata in onda durante i primi anni del programma. John Peel morì nell’Ottobre del 2004 per attacco cardiaco, dovuto a complicazioni del diabete, senza essersi rappacificato con Ian Anderson. Anderson, che definisce questa cosa come uno degli episodi più tristi e pieni di rimpianto della sua carriera, per farsi perdonare, dedicò l’edizione deluxe di “Stand Up” (uscita nel 2010) al DJ. Tra i vari contenuti bonus, c’era anche questa session, integrale, dal master tape. La session, ad eccezione di “Nothing is Easy”, era già apparsa su “20 Years of Jethro Tull” (nel 1988) e sull’edizione del 1996 di “Aqualung” (solo Bourée e Fat Man), sempre tratta da un Transcription Disc. Una curiosità: sul Transcription Disc era presente anche una versione di “Living in The Past” accreditata a questa session ma, di fatto, si trattava soltanto di una registrazione audio del loro playback alla trasmissione Top of The Pops del 1969 (il video, purtroppo, è andato perduto). Queste versioni dei brani non sono così diverse da quelle in studio ma, forse, gli sono superiori, per via della produzione non proprio eccelsa dell’album.

Ian Anderson, Martin Barre, Jeffrey Hammond-Hammond, John Evans, Barriemore Barlow

  • RTV Studios - Monte Carlo, Monaco, May 1975
First broadcast: “Sounds on Sunday”, 5 October 1975

    • Minstrel In The Gallery
    • Requiem
    • Aqualung
    • Cold Wind to Valhalla

Sebbene tecnicamente sia considerata come tale, questa non è una vera e propria session, ma di più un documentario preparato da Ian Anderson per dare un piccolo assaggio agli ascoltatori Inglesi di come sarebbe stato l’ottavo LP del gruppo “Minstrel in the Gallery”. Nonostante il documentario fosse stato preparato e consegnato a Maggio, andò in onda solo ad Ottobre, quando il disco era già stato pubblicato da un mese (5 Settembre). L’unico brano inciso esplicitamente per gli ascoltatori BBC è “Aqualung”, il resto della session consiste in versioni incise per l’album, ma in progress. Alcuni elementi sono gli stessi che finiranno su album, ma molte cose sono state in seguito sostituite. “Cold Wind to Valhalla” in particolare è un buon esempio: la traccia base è la stessa, ma l’intro acustico è diverso, la traccia vocale è un’altra e mancano gli archi. Due frammenti di questa session (le introduzioni acustiche di “Minstrel in the Gallery” e “Cold Wind to Valhalla”) sono state pubblicate ufficialmente prima su “20 Years of Jethro Tull” e poi sul remaster di “Minstrel in the Gallery”, come bonus tracks. Curiosamente, il cofanetto include anche una versione di “Grace” made in progress, ma non usata in questo documentario. Tra un brano e l’altro, Anderson introduce i pezzi, con il suo solito senso dell’umorismo, risultando un grande uomo di spettacolo anche in contesto non visivo.




mercoledì 16 aprile 2014

McHeyre VideoBlog: Intervista a David Jackson

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Di Nuovo Buon Compleanno
Mr. Jackson !

Con Giampiero Frattali intervistammo David Jackson in un locale romano il 17 dicembre del 2010 in occasione di un concerto degli OAK con lui come ospite ... o dovrei dire il contrario.
Fu una lunga e interessante chiacchierata, dove "l'amico Jackson", disponibile e aperto, ci raccontò di tutto dando risposte lunghe e interessanti sulla musica, gli anni '70, le sue collaborazioni italiane e cremisi più recenti, le sue attività didattiche. Chiacchierando come se fossimo dove effettivamente eravamo, in un pub, davanti ad una birra.

Ci parlò di tutto eccetto sui motivi del suo allontanamento dal redivivo Generatore, il quale, poco tempo prima, ci aveva regalato una performance romana di tutto rispetto, rendendo reale quello che ormai da decenni poteva considerarsi un sogno.
Su questo fu assolutamente abbottonato. Più volte imbarazzato noi non potemmo che glissara facendo finta di essere contenti lo stesso.
Lo eravamo e lo siamo tutt'oggi di aver potuto avere il privilegio di scambiare a tu per tu, commenti e riflessioni, sull'epoca "d'oro" del rock anni '70, con uno dei suoi protagonisti indiscussi.
Però la curiosità resta.

Prima o poi dovremmo provare ad intercettare Peter Hammill e provare a porgli la stessa domanda riguardo al "divorzio" con David.
Probabilmente ci risponderebbe. Probabilmente con qualcosa di oscuro e sibillino che richiederebbe il resto delle nostre vite dedicate ad interpretarlo.
Siamo ancora troppo occupati ad ammirare e provare ad interpretare la loro musica. Potente, coinvolgente, misteriosa e seducente.

L'intervista, una gran parte, è ora disponibile in VideoPodcast sul mio canale di Youtube.
Alcune cose dette sono relative a eventi ormai passati ma confidiamo che siano ancora interessanti.





mercoledì 9 aprile 2014

CREAM BBC session 1966 -1968 Il Potere dei TRE.




LA CREMA DEL BRITISH BLUES

"In Principio Era Alexis Korner".





L'inizio alla Silmarillion non è inappropriato (e poi sempre di musica parliamo). Come gran parte dei musicisti che faranno successo e fortuna anni dopo, anche John Mayall venne folgorato per la "strada del tabacco" dopo avere condiviso il palco col padre del blues britannico.
Mayall era tornato in patria dopo l'esperienza in Corea e faceva il disegnatore grafico a scopo alimentare. Già da anni un grande amante del blues partecipava al circuito dei club del nord ovest, intorno all'area della sua Manchester.  
Una sera tra le tante del 1962 gli capita di aprire una performance dei Blues Incorporated di Korner e la sua vita cambia radicalmente. 
Lasciati i Blues Syndacate, dove conosce il suo futuro più talentuoso batterista, Hugh Flint, a gennaio del 1963 si trasferisce da Manchester a Londra dove Korner gli presenta tanti musicisti utili per portare avanti i suoi progetti. Tra questi, John McVie (poi Fleetwood Mac) e il bravissimo quanto misconosciuto Roger Dean (non quel Roger Dean) alla chitarra elettrica. Vengono notati dalla DECCA dopo aver fatto da supporter al tour inglese di John Lee Hooker e cominciano a pubblicare diversi singoli (alcuni prodotti da Jimmy Page) e un album, "John Mayall plays JM" uscito nel 1965 che cattura una performance tenuta al Klooks Kleek Club il 7 dicembre dell'anno precedente.

Il successo discografico (6° posizione in classifica) e un posto indelebile nella storia del (futuro) rock arriva però nel 1966, dopo che Roger Dean, insegnate non molto interessato a diventare una "star"  viene sostituito da Eric "slowhand" Clapton. Blues Breakers, John Mayall With Eric Clapton (e John McVie  e Hugh Flint), noto anche come "Beano" dal comic strip che si vede leggere in copertina da Clapton, è consegnato alla storia il 22 luglio 1966. E' uno dei più grandi successi di sempre del Blues Underground britannico e vero apri pista del movimento "sotterraneo" e parallelo allo strapotere commerciale del Beat (Mersey e non) che porterà al Blues Boom alla fine del decennio e che a sua volta porterà al Rock Hard degli anni '70.

Eric Patrick Clapton  non ha mai "incontrato" Korner (ma sfiorato, partecipando agli All Star di Cyril Davies, insieme all'amico Jimmy Page). Dopo la soddisfazione di aver fatto da gruppo spalla al tour inglese di Sonny Boy Williams nel 1963 e il successo del suo gruppo di appartenenza, The Yardbirds, con il loro primo album "Five Live Yardbirds" del 1964,  all'inizio del 1965, Clapton non condivide la loro svolta commerciale e para beat (Geoffrey Arnold Beck ringrazia) e va in cerca di altro.

Eric Clapton parteciperà ai Blues Breakers di Mayall in due periodi. Il primo tra aprile e agosto del 1965 realizzando singoli, il secondo e più interessante, copre il periodo compreso tra novembre 1965 e luglio 1966, dove realizzano l'album "Beano" (a marzo '66).
L'attività concertistica vede la formazione (Mayall, Clapton, Glint, McVie) attiva per tutto il 1965 ed il 1966 nei migliori (ma anche i peggiori) club londinesi, Marquee, Flamingo Club (dove si esibivano Zoot Money e George Fame), Klook's Kleek, Bromel Club e tanti altri.
A McVie capitava di tanto in tanto di alzare troppo il gomito costringendo Mayall a trovare bassisti sostituti in specifiche date. Colui a cui capitava di sostituirlo più spesso era un certo scozzese di nome, John Symon Asher "Jack" Bruce.

Nella gavetta di Jack Bruce è capitato anche (inevitabile) di passare per il palchetto di Korner e Davies nel 1963. Ci resta poco ma in quel contesto fa conoscenza con il lungo Dick Heckstall-Smith, il tondo Bond .... Graham Bond e soprattutto l'altro lungo, Roscio Baker.

Lasciato "il palchetto Korner-Davies" il "power trio" Bond, Bruce , Baker realizza un singolo a maggio del '63. Diventano un quartetto con l'aggiunta del non ancora Vishnu, John McLaughlin che ci resta fino a luglio, con poco materiale prodotto e poi dopo qualche aggiunta e uscita minore, ad aprile del 1964, entra la barbetta di D. Heckstall-Smith. Questa formazione ORGANisation, la più famosa ma forse non la migliore, realizza due album nel 1965, di scarso successo commerciale ma di molta influenza su futuri altri protagonisti del (proto) rock. Poi, anche in considerazione della poca empatia umana tra Baker e Bruce, Bond scioglie questa formazione (chiamando un giovane contabile di nome Jon Hiseman, che poi finirà con Mayall, che poi ..., ma questa è un'altra storia) e quindi arriviamo al tempo in cui Bruce, a spasso, trova il tempo di fare Merenda Blues insieme a Mayall, Clapton e Flint.

Clapton e Bruce si trovano bene insieme. Il primo assiste ad un concerto di Buddy Guy in trio e viene sedotto dall'idea. Bruce si ricorda del suo non-amico roscio (che pure suonerà con i Blues Breakers per una sola data a maggio del 1966), che accetta. Baker, Bruce, Clapton.
I CREAM. Un Basso. Una Batteria. Una Chitarra. Tre Limousine.

Potere al Trio

I Cream sono il power trio più famoso della storia del rock. Non il più duraturo di per sé ma duraturo nell'influenza avuta su molti altri power trio (o trii?) venuti dopo.
Emerson, Lake and Palmer, Rush,  i tre principali gruppi rock irlandesi, Taste, Thin Lizzy e Skid Row, sono power trio di palese e dichiarata ispirazione Cream.
Non è il primo Power Trio.

I Tre Caballeros, noto Power Trio precedente ai Cream
Due esempi li abbiamo già visti poco fa.  Anche i coevi Who (in un certo senso sono un power trio). 
Il primo gruppo di Tony McPhee, nel 1963, prima dei Groundhogs, era un Power Trio. Il primo gruppo "Trinity"  Brian Auger nel 1964, prima degli Steam Packet era un Power Trio (Auger, Weller, Brown, prototipo di EL&P, Quatermass, Refugee ecc).
I Jey Birds con Alvin Lee, prima dei Ten Years After, sono stati dal 1961 al 1966 un power trio.
I Big Three con John Gustafson (bassista dei Merseybeat, del power trio Quatermass e dei Roxy Music), insieme al batterista J. Hutchinson e il chitarrista Adrian Barber, sono stati un Power Trio dal gennaio del 1961 alla metà del 1962.

E di esempi, scavando se ne potrebbero fare tanti altri. Albert Lee, prima di "sposarsi" con Chris Farlower. I Soft Machine nei primi album sono stati un Power Trio.

Professor Alsar, Stampel e Il Cospiratore. Tre noti
Arci Cattivi, uniti per il crimine. Pericolosissimi!
Il Power Trio è una concezione tipicamente britannica (ci sono eccezioni, ovviamente), dove i gruppi, rispetto a quelli americani, sono sempre stati di più piccolo cabotaggio. Sarà per motivi demografici, sarà che la tradizione country e gospel degli Stati Uniti porta i gruppi di questo paese ad essere più numerosi (stile squadra di calcetto ma a volte anche di calcio), sarà che il "template" dei gruppi (Mersey) Beat è quello a 4 The Crickets di Buddy Holly.
Qualunque sia il motivo questa è una realtà testimoniata dai fatti.

Il gruppo di piccolo cabotaggio richiede un approccio all'arrangiamento e al singolo strumento, completamente diverso. Non puoi barare. Non puoi riposarti. Ogni elemento è fondamentale per l'economia del brano. Se si è in 4 devi fare la tua parte. Se si è in 3 devi fare 2 parti. La matematica in questo caso è opinione.

Avete presente il video di Hotel California degli Eagles ? Quello con Don Henley col torcicollo ? Si vedono, in alcune scene "catturate" dal palco, un bassista, un batterista che canta (col torcicollo), 3(tre) chitarristi.
A guardarli si ha l'impressione che se qualcuno sparasse con un M110 a uno o magari due dei chitarristi durante la performance, l'ascoltatore neanche se ne accorgerebbe. Il pezzo andrebbe avanti lo stesso.
Questo col Power Trio sarebbe impossibile. Provate a sparare a Geddy Lee (non fatelo ma se proprio dovete, fatelo magari mentre fa un acuto con la voce) durante un concerto. Se ne andrebbe improvvisamente mezzo brano.

Il Significato Numerologico del Numero "3".
Considerato il "numero perfetto", in quanto espressione della Triade o Trinità, il Numero Tre viene associato a Giove che rappresenta l'autorità, i lsenso del dovere portato alla sua massima espressione. E' il simbolo spirituale della pianta che allunga i suoi rami (triforcazione) e i Pitagorici lo consideravano sacro perché permette di tracciare il triangolo, figura perfetta.

Adesso il "trino" Jacopo ci elenca le BBC session dei CREAM
In neretto le session esistenti.



CREAM



Eric Clapton, Jack Bruce, Ginger Baker



Studio 4, Maida Vale - London, 21 October 1966
First broadcast: “Bandbeat”, 21 November 1966

Spoonful
Sleepy Time Time
Rollin’ and Tumblin’

La prima session dei Cream avvenne due mesi prima della pubblicazione del primo album del gruppo “Fresh Cream”, per il programma “Bandbeat”, una trasmissione dell’epoca volta ai gruppi di maggior successo. Purtroppo partiamo subito male: questa session, che storicamente sarebbe interessantissima,  non sopravvive ai giorni nostri. Il materiale (ufficiale e non) dal vivo del 1966 è molto scarso e la presenza di questa session ci avrebbe aiutati meglio a capire come si presentava il gruppo dal vivo all’epoca. In particolare, il grande cavallo di battaglia “Spoonful” sarebbe stato particolarmente interessante da sentire in questo periodo, per capire a che livelli avvenisse l’improvvisazione durante i primi concerti dei Cream.


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 8 November 1966
First broadcast: “Saturday Club”, 12 November 1966

Sweet Wine
Wrapping Paper
Rollin’ and Thumblin’
Sleepy Time Time
I’m So Glad
Steppin’ Out

Tanto per far capire quanto già fossero occupati i Cream all’epoca (che avevano fatto uscire il loro primo 45 giri “Wrapping Paper”/”Cat’s Squirrel”): questa seconda session è stata registrata pochi giorni dopo la precedente e mandata in onda addirittura prima. Per fortuna, questa sopravvive e ci dà qualche dettaglio in più. In particolare, notevole l’esecuzione di “Wrapping Paper”, il primo 45 giri dei Cream, un brano non troppo rappresentativo per il gruppo e subito abbandonato senza dubbio anche per l’astio del batterista Ginger Baker verso questo pezzo. Questa BBC session è stata ufficialmente pubblicata sul CD “BBC Sessions” che, però, include soltanto i brani che sopravvivono sui master della BBC oppure sui Transcription Disc, un tipo di vinile speciale prodotto dalla BBC e spedito all’estero per poter esportare alcuni tipi di programmazione. Nei Transcription Disc, solitamente, l’annunciatore era il veterano della BBC Brian Matthews, e questo spiega perché la sua voce sia così presente nelle pubblicazioni d’archivio, a tal punto da diventare leggendaria. Poiché solo 4 dei 6 brani suonati in questa session sopravvivono sui Transcription Disc, “Sleepy Time Time” e “I’m So Glad” non sono state incluse nel CD ufficiale. Per fortuna, tali brani esistono comunque, su registrazioni di qualità sorprendentemente buona effettuata da un ascoltatore radio. Interessante notare la citazione dell’inno Francese durante l’assolo di chitarra in “I’m So Glad”. Il motivo di tale citazione è che, all’epoca, Clapton aveva una fidanzata Francese. Una curiosità: solitamente, visto il tempo limitato, le BBC session dei gruppi erano dei take live in studio senza sovraincisioni. Tuttavia, poiché i Cream erano musicisti particolarmente validi e svelti, avevano sempre tempo per ritoccare un po' le loro incisioni per la BBC. Questo gli consentirà, in futuro, di fare in session alcuni brani che, per forza di cose, non potevano fare dal vivo. Le sovraincisioni che si possono notare in questa session sono le chitarre ritmiche e i cori su "I'm So Glad" e "Steppin' Out" e, più chiaramente, il basso su "Wrapping Paper", brano in cui il piano era suonato da Jack Bruce.


Studio 2 - Aoelian Hall, 28 November 1966
First broadcast: “Guitar Club”, 30 December 1966

Crossroads
Sittin’ On The Top of the World (perduto)
Steppin’ Out (perduto)

Nel giro di poco più di un mese i Cream avevano già registrato tre BBC session, segno di quanto fossero già popolari all’epoca. Questa session venne incisa per il programma “Guitar Club” e consisteva di vari standard. La maggior parte della session oggi è perduta: solo “Crossroads” sopravvive su un nastro registrato da un fan alla radio ed è l’unico brano ad essere stato incluso su “BBC Sessions” a non provenire da un master tape o da un Transcription Disc. La versione di questo pezzo è molto diversa (e più breve) da come sarebbe apparsa sul terzo LP del gruppo “Wheels of Fire”. Per lo stesso motivo sarebbe stato molto interessante sentire anche questa versione di “Sittin’ On The Top of the World”, anch’essa in seguito incisa in quell’album.


Maida Vale 4 - London, 9 December 1966
First broadcast: “Rhythm & Blues World Service”, 9 January 1967

Cat’s Squirrel
Traintime
I’m So Glad
Lawdy Mama

Per questa session vengono ripresi due brani dal primo LP, uno nuovo e uno standard blues. “Traintime” sarà in seguito pubblicata sul terzo LP del gruppo “Wheels of Fire” e, come dice il titolo stesso, è poco più di una jam tra Jack Bruce all’armonica e Ginger Baker alla batteria nella quale i due, in pura tradizione blues, imitano il suono del treno che avanza. “Lawdy Mama” è uno standard che i Cream cercheranno di riprendere per il successivo LP “Disraeli Gears”. Non riusciranno a registrarne una versione convincente, ma useranno la traccia base per creare una loro composizione, “Strange Brew”. Tuttavia, questa versione non ha ancora quell’arrangiamento e qui suona come lo standard blues che è. Ancora una volta, Clapton cita l’inno Francese durante il suo assolo in “I’m So Glad”. Anche in questa session si colgono alcune sovraincisioni: l'armonica contemporaneamente al basso su "Cat's Squirrel" e una seconda traccia vocale su "I'm So Glad" e "Lawdy Mama".


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 10 January 1967
First broadcast: “Saturday Club”, 9 January 1967

I Feel Free
N.S.U.
Four Until Late
Traintime
Toad

In questa session è chiaro che il gruppo andava piuttosto in fretta. I brani scelti sono veloci e spigliati (c’è persino una rarità: “Four Until Late”, suonata pochissimo dal vivo) e anche le sovraincisioni sono minimali: solo dei battiti di mani su "I Feel Free" (nella quale viene aggiunta anche una chitarra ritmica), una doppia pista vocale in tutti i brani cantati ad eccezione di "Traintime" e l'armonica su "Four Until Late", suonata da Jack Bruce. “Traintime” e “Toad” (con l’assolo di batteria molto, molto corto) sopravvivono solo su registrazioni prese da segnale radio, ma non sono presenti nei Transcription Disc che in questo momento sono in possesso dalla BBC. Per questo motivo, non sono state incluse sul CD ufficiale “BBC Sessions”.


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 16 January 1967
First broadcast: “Monday Monday”, 16 January 1967

(sconosciuto)

Questa era una session in diretta e quindi non incisa su nastro dalla BBC. Poiché non esistono registrazioni non ufficiali di questa session, è impossibile sapere quali brani sono stati suonati e quanto sia durata (probabilmente, non più di 25-30 minuti). 


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 25 January 1967
First broadcast: “Monday Monday”, 25 January 1967

(sconosciuto)

La session precedente fece successo tra gli ascoltatori, quindi il gruppo venne invitato a ricomparire anche la settimana successiva in trasmissione. Purtroppo, anche questa session ha la stessa sorte della precedente: non è stata incisa su nastro dalla BBC e pare che non ci siano registrazioni non ufficiali, per cui, ora come ora, è impossibile sapere quali brani siano stati suonati.


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 30 May 1967
First broadcast: “Saturday Club”, 3 June 1967

Strange Brew
Tales of Brave Ulysses
We’re Going Wrong

Al momento di registrazione di questa session, il gruppo stava registrando il secondo album, destinato a diventare il più famoso “Disraeli Gears”, per cui, decise di offrire agli spettatori un gustoso assaggio di ciò che avrebbero sentito 5 mesi dopo (il disco uscì il 10 Novembre 1967). Come già spiegato prima, la versione in studio di “Strange Brew” si basa su una traccia base che i Cream avevano inciso come loro versione di “Lawdy Mama” (l’originale è disponibile sul disco “postumo” “Live Cream”, l’unico brano in studio), per cui è stata fatta in maniera un po’ troppo veloce. Questa versione, invece, è più ponderata e più spigliata e decisa. “Tales of Brave Ulysses”, invece, è un brano che, sebbene destinato a diventare uno dei cavalli di battaglia del gruppo, non è ancora memorizzato bene dai loro componenti, per cui questa versione suona un po’ indecisa, cosa sottolineata anche dal fatto che Jack Bruce sembra non ricordarsi bene il testo. In questa session è possibile notare sovraincisioni di chitarra ritmica e di voce, in alcuni punti.


Playhouse Theatre - Northumberland Avenue, 14 July 1967
First broadcast: “Joe Loss Show”, 14 July 1967

Tales of Brave Ulysses
Take it Back

Questa è l’unica session “dal vivo” (nel senso: mandata in onda in diretta, mentre il gruppo suonava) a sopravvivere. Anche qui, i Cream danno anticipazioni di brani che saranno in seguito inclusi su  “Disraeli Gears”, includendo anche “Take it Back” che dal vivo diventerà una rarità. A questo punto, i Cream avevano memorizzato meglio “Tales of Brave Ulysses”. Poiché il master tape di questa session è inesistente (come già detto, venne mandata in onda in diretta) e sopravvive solo grazie alla perizia di un ascoltatore, non è stata inclusa su “BBC Sessions”.


Studio 2 - Aoelian Hall, 24 October 1967
First broadcast: “Top Gear”, 29 October 1967

Born Under A Bad Sign
Outside Woman Blues
Take it Back
Sunshine of Your Love
Tales of Brave Ulysses (perduto)

Una piccola chicca: questa session è stata trasmessa sul programma “Top Gear”, la celeberrima trasmissione di John Peel che, all’epoca, era ancora agli albori (ed era un grande fan del gruppo, uno dei pochi dell’epoca assieme ai Family e ai Beatles a cui rimase affezionato per tutta la vita). In questa session si continua a dare anteprime di “Disraeli Gears”, ormai di prossima uscita, ma c’è anche “Born Under a Bad Sign” uno standard blues amato dal gruppo. Clapton, nelle interviste dell’epoca, dichiarò esplicitamente che questo pezzo sarebbe stato incluso nel terzo LP (e così fu). Ancora una volta, la session presenta sovraincisioni di voce e di chitarra ritmica nei brani. La session ci è giunta completa, ad eccezione di questa versione di “Tales of Brave Ulysses”, che non sopravvive ai giorni nostri.


Studio 2 - Aoelian Hall, 9 January 1968
First broadcast: “Top Gear”, 14 January 1968

Politician
SWLABR
Blue Condition
Steppin’ Out
We’re Going Wrong (perduta)

Ultima session per il gruppo, stavolta a uscita del disco avvenuta. Molto interessante notare la versione embrionale di “Politician”, pezzo che sarà incluso sul terzo LP del gruppo “Wheels of Fire” e che all’epoca non aveva ancora un testo ufficiale (la leggenda dice che il paroliere Peter Brown l’abbia dettato a Jack Bruce via telefono durante le pause nella registrazione della session). Altre rarità sono “SWLABR” e “Blue Condition” (cantata da Ginger Baker), due brani amati dal gruppo ma, per la loro complessità, difficili da eseguire dal vivo e quindi non eseguiti. Molto interessante comparare questa versione di “Steppin’ Out” a quella del 1966 che sopravvive. Come al solito, si notano sovraincisioni di chitarra ritmica e di seconda voce durante i brani. Solo tre dei cinque brani sopravvivono in un Transcription Disc (con i commenti di Brian Matthews). “Blue Condition” sopravvive su un nastro registrato da un ascoltatore (e quindi non è inclusa su “BBC sessions”), mentre “We’re Going Wrong”, che venne mandata in onda per la prima volta durante la replica della session il 18 Febbraio 1968 è andata perduta.