lunedì 8 aprile 2013

I LIBRI DELLA DOMENICA di Michael Moorcock & Mervyn Peake

I LIBRI DELLA DOMENICA
ELLIOT EDIZIONI
144 pagine illustrate.


Michael Moorcock è sempre stato un autore molto prolifico con quasi un centinaio di romanzi e romanzi brevi, molti racconti, qualche fumetto, un album musicale, due singoli e collaborazioni dei dischi di altri. Ovviamente con una produzione così vasta, anche se gran parte di essa collegata con i cicli del multiverso, la qualità è altalenante ma anche quando da del suo peggio riesce (quasi) sempre ad essere almeno divertente. 
Si passa dai primi romanzetti debitori di altri a lunghi cicli di originalissima heroic fantasy, ai romanzi sperimentali tipo quelli aventi come protagonista Jerry Cornelius, ad opere più impegnate e "letterarie" come "Madre Londra" e "I.N.R.I". Insomma ce n'è per tutti i tipi di palati e di esigenze. Nell'insieme è un affresco fantastico, fantascientifico  di vastissimo respiro poco eguagliato nell'ambito della narrativa specialistica e mainstream per coerenza interna (per lo più) e per portata dei temi filosofici e sociali ivi proposti.

Per l'Italia tutto questo non è così.


Per gli editori italiani (anche quelli eccellenti come la Nord) Moorcock è l'autore di qualche ciclo heroic fantasy con protagonisti dei bizzarri sfigati (Elric, Hawkmoon, Corum, Erekose) vagamente e confusamente collegati fra loro, di qualche opera fantascientifica sperimentale e "difficile": The Black Corridor, The Ice Schooner o provocatorie, il già citato "I.N.R.I." (Behold The Man)  e  al tempo presente di questo articolo credo che siano disponibili  nella grande (chiamiamola così) distribuzione libraria italiana soltanto le storie su Elric e un paio di lavori su Jerry Cornelius

Il buon Giuseppe Lippi, dal suo ufficio nel sottoscala della Mondadori, da secoli prova a pubblicare qualcosa di Moorcock per il colosso editoriale (per lo più ristampe) ma se da una parte si vede il suo impegno di appassionato, costantemente frustrato da un editore a cui può importar di meno, da l'altra, l'editoria di Urania e d'intorni se gode di grande distribuzione nelle edicole e d'altra parte limitata dalla non facilissima reperibilità dei volumi una volta finita la vita editoriale in edicola.

Per questo motivo è una  piacevole sorpresa scoprire che un piccolo e raffinato editore romano, Elliot  abbia pubblicato questo "I Libri della Domenica (The Sunday Books) di Marvyn Peake e Michael Moorcock.

Ma cos'è "I Libri della Domenica" ? 


Mervyn Peake 9 luglio 1911-17 novembre 1968

Mervyn Peake, il grande illustratore e scrittore, alla fine della 2° guerra mondiale si trasferisce con tutta la famiglia (moglie, 3 figli, cani, gatti, anitre e un asinello) nell'isola di SarkLa normanna Sark, situata nel canale della Manica, più verso la Francia, è uno stato indipendente che conta solo qualche centinaio di abitanti e che riconosce la sovranità della Corona Inglese. Durante la permanenza a Sark Peake scrive i primi due tomi del suo capolavoro letterario e realizza le sue famose illustrazioni per Stevenson e per  Carroll.














La famiglia viveva senza televisione, senza cinematografo, poca radio ..... (internet ?????). Mentre i coniugi Peake dipingevano e scrivevano per i loro tre figli gli svaghi erano davvero pochi. Così papà Peake prese l'abitudine tutte le domeniche di raccontare delle storie ai bambini ma alla sua maniera, disegnandole.

         














I racconti originali sono rimasti essenzialmente in bocca a Peake e nella memoria dei figli ma ne restano i personaggi e le illustrazioni a testimonianza di quei momenti felici. Così il più famoso fan di Peake e amico di famiglia, Michael Moorcock, nel 2006 decide di inventarle lui stesso ispirandosi ai disegni dopo aver convinto il primogenito, Sebastian a tirarli fuori dalla soffitta.

Le storie sono sostanzialmente due. Una di "pirati" e l'altra di "Indiani",  intrecciate tra loro (Moorcock è sempre Moorcok). Sono racconti e filastrocche per ragazzi, come anche le illustrazioni, piene di non sense e di personaggi dai nomi parlanti. Certamente sarebbe stato ingenuo aspettarsi "il campione eterno che passeggia per Gormenghast". Non sono neanche un capolavoro di umorismo ma comunque godibilissimi. Resta il piacere di una "collaborazione postuma" tra maestro e allievo. La nostra graditudine alla Ellieot che ci permette di avere almeno un altro libro in commercio qui da noi con il nome di Moorcock in copertina e l'occasione di conoscere Peake un pochino più nell'intimo attraverso l'interessante introduzione di MM corredata da bellissime foto d'epoca della famiglia Peake. Forse la parte più bella del volume.


                 











In fine è anche l'occasione finalmente di entrare, se pur dalla porta di servizio, nel famoso castello di cui una per quanto minima parte viene egregiamente immortalata  da Alan Lee nell'illustrazione in testata a questo blog.
Un giorno dovremo prendere coraggio di affrontare il discorso sul castello in tutta la sua  labirintica e architettonicamente tripartita mole.


Donald McHeyre






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