Ieri 15 aprile David Nicholas George Jackson ha compiuto 65 anni.
David Jackson in arte JAXON. Il Van Gogh del rock. Per chi come me non solo lo ha conosciuto di persona ma ci ha passato una serata a bere birra seduti ad un tavolo è emozionante parlare di uno dei più grandi musicisti inglesi, grande quanto sconosciuto dal mainstream. La sua carica umana e artistica è coinvolgente sul palco come nella vita. Insegnate di matematica per i bambini a scopo alimentare e lavora tantissimo ancora oggi con i disabili e le persone afflitte da problemi mentali. Lui non si mette mai in cattedra è (utilizzando un termine abusato e retorico ma a lui perfettamente calzante) UNO DI NOI con la differenza di essere un genio.
Si da il caso sia anche un elemento fondamentale del Generatore VAN DER GRAAF. Uno dei miei gruppi "rock" preferiti in assoluta. Con la collaborazione di Giampiero Frattali il 17 dicembre 2010 lo avevo anche intervistato e mi sembra un'ottima occasione per rispolverare dall'archivio quella registrazione. L'ascolteremo, insieme alla musica del Generatore, sabato 20 aprile nel mio programma radiofonico PUNTO D'INCONTRO su TRS Radio.
Riprendo dal mio archivio anche la recensione fatta al primo album dei Van der Graaf Generator pubblicato con Jaxon che in realtà sarebbe il 2° con lui ( lo spiego meglio nella recensione).
Eccola:
VAN DER GRAAF GENERATOR Album The Least We Can Do Is Wave To Each Other, Charisma, febbraio 1970
(Trd. Il meno che possiamo fare e salutarci l'un l'altro)
Formazione:
Peter Hammill – acoustic guitar and lead vocals; piano on "Refugees"
Hugh Banton – organ, piano and backing vocals
Nic Potter – bass guitar and electric guitar
Guy Evans – drums and percussion
David Jackson – tenor and alto sax, flute and backing vocals
Scaletta:
"Darkness (11/11)" – 7:28
"Refugees" – 6:23
"White Hammer" – 8:15
"Whatever would Robert have said?" – 6:07
"Out of my Book" (Hammill, David Jackson) – 4:08
"After the Flood" – 11:29
Secondo album ufficiale e primo album del Generatore 100% dopo The Aereosol Grey Machine del settembre 1969 senza David Jackson e che doveva originariamente uscire a nome di Peter Hammill e l'album Fool's Mate uscito a luglio del 1971 come primo album di Peter Hammill ma che in realtà doveva essere il primo album dei VDGG (compreso Jackson) e contenente materiale precedente a "The least We Can Do ..." ... non è così complicato!
Darkness11/11
"Benedici il bambino nato oggi
che vola alto, che vola sulla paura"
Un vento che proviene dalle tenebre e il basso sornione di Potter ci porta passo passo alla struttura del brano. L'ossatura è lui e mai più lo sarà.
Ma l'elemento più importante da ora all'infinito succede dopo un minuto e 45 secondi. Il Van Gog dei fiati, che entra per la prima volta. Un secondo fondamentale per la musica del gruppo perché è da qui che capiamo finalmente cosa era mancato nell'album precedente. L'arrangiamento è ancora "ingenuo ma in mezzo, l'organo di Banton con una singola lunghissima nota ci sprofonda nelle tenebre "senza averlo scelto" in fondo il turbinio del sax maledetto e la voce di Hammill furiosa e tenebrosa.
Il testo è estremamente enigmatico. Cerchiamo di fare un poco di "luce" proprio dalla coppia di numeri nel titolo. Il brano venne composto la notte dell'11 novembre 1968. Anni prima Hammill aveva scritto un racconto fantasy ispirato alle saghe nordiche la cui frase di apertura era questa: "Era l'undicesimo giorno dell'undicesimo mese". Novembre è il segno dello scorpione. Hammill è nato il 5 novembre 1948. Tutte queste coincidenze sono confluite nel testo del brano.
Ci abbiamo capito qualcosa di più ?
Refugees
"Ovest è Mike e Susie"
La dolcezza. Il ricordo dei tempi andati. La speranza di un futuro migliore in una delle migliori composizioni di sempre. Il brano riguarda il periodo in cui Hammill viveva con una coppia di amici. Susan Penhaligon, un attrice e il suo ragazzo, Mike.
White Hammer
"Anche la magia nera dovrà inchinarsi davanti al potere superiore
l'odio nero è forte
ma supremo
è il Bianco Martello d'Amore"
Nel 1484 (ma 1486 nel testo cantato) i frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Instintor Kramer scrissero l'orrendo e infame "Malleus Maleficarum" al fine di reprime la piaga dell'eresia e della stregoneria. La "Santa Inquisizione" il Martello Bianco lo adottò subito come guida e manuale per la caccia alle streghe.
Risultato: Le grida dei quasi mezzo milione di morti ammazzati si possono sentire tutte insieme alla fine di questo brano schiacciate dal Bianco Martello d'Amore.
Whatever Would Robert Have Said ?
"Io sono la gioia di cui paghi il prezzo,
io sono il tuo dio nel giorno finale,
perché la verità è che tu sei me".
Robert Jemison Van de Graff (20/12/1901-16/01/1967) Inventore del generatore elettrostatico omonimo. Due sfere d'acciaio adiacenti che caricate fanno scoccare una scintilla nel mezzo. Il brano, molto vario e articolato e con la presenza di un poco di chitarra elettrica, parla principalmente del processo di funzionamento del generatore ed alla sua particolare forma, che vediamo in copertina. Fantascientifica e quasi artistica.
Out of my Book
"Riesci a immaginarci da vecchi
vivere in modo più tranquillo sperando ancora che i sogni si avverino ?"
Dopo tanto furore e odio una breve, quieta parentesi bucolica con la chitarra acustica e il flauto di Jackson a ricordare il periodo scolastico. Hammill ricorda il suo libro di matematica privo dell'appendice con le soluzioni.
Il quesito filosofica è questo: "procedere in senso inverso, dalla risposta alla domanda è disonesto dal punto di vista scientifico ed emotivo ma procedere nella ricerca senza avere certezze con cui confrontare le nostre teorie è inquietante".
After the Flood
"Questa è la fine del principio,
questo è il principio della fine ..."
Il brano più lungo e complesso dell'album che pur con qualche goffaggine nell'arrangiamento ci descrive con efficacia un cataclisma di carattere planetario. L'asse del pianeta si sposta e i ghiacci sciogliendosi sommergono il creato umano. i punti di riferimento scompaiono. Il nord diventa sud e viceversa. Al termine e ciclicamente chiudiamo con la stessa frase ." .... il principio ... la fine" Filosoficamente le cose più sono distanti è più annullano le differenze.
Sempre nel 1970, a fine anno il Generatore tornerà con altre formule achemicomatematiche, questa volta per dare energia ad una astronave.
tanti auguri David! |
Donald Mcheyre
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