mercoledì 19 giugno 2013

CUORE DI GHIACCIO


Il Neonomicon è stato per molti una mezza delusione. Alan Moore il mago di Northampton si cimenta con il grande Maestro del Fantastico, Howard Phillips Lovecraft. wow
Sulla carta le premesse erano ottime sulla stessa carta il risultato è stato (nei parametri altissimi di Moore) discontinuo. Le aspettative erano altissime (quindi alla fine colpa di noi lettori) per un prodotto sempre una o due spanne al disopra della media ma che a conti fatti mostra la solita immagine stereotipata del non solitario di Providence. Chi lo conosceva poco o nulla HPL gli sarà apparso come un pervertito sessuale ossessionato dai pesci. Chi lo conosce bene da anni si è trovato davanti alla solita opera omaggio citazionista che usa HPL e il suo mondo letterario, come pretesto di comodo per vendere. Gli appassionati e gli studiosi di weird americano ci sono abituati, anche se ormai una simile immagine di Lovecraft si pensava superata. O forse lo pensavo solo io. Senza dubbio Neonomicon annulla tutto il lavoro critico e biografico fatto negli ultimi decenni da ST Joshi, Gianfranco De Turris, Sebastiano Fusco, Claudio De Nardi e tanti altri.


Adesso Moore ritorna a parlare di HPL nella nuova storia della Lega degli Straordinari Gentleman. Cuore di Ghiaccio, Nemo.

La serie, nata come opera "facile" (che ridere) del "clochard" di Northemprton, con il tempo e i successivi mastodontici volumi seguito delle prime classiche storie, è diventata una delle opere di riferimento per gli appassionati del retro pulp, mantenendo ma anche aumentando spessore di contenuti e potenza di forma grazie alle tavole di Kevin O'neill

Cuore di Ghiaccio è uno spin off e prende le mosse dalla prima delle storie che vanno sotto il nome collettivo di '900 e vede la figlia del capitano nemo, Janni Dakkar, fare i conti con la proprio coscienza, dopo gli eventi che l'hanno fatta diventare il nuovo capitano del Nautilus nel 1910.

Ora siamo nel 1925. 15 anni di azioni piratesche di grande successo l'hanno resa famosa in tutto il mondo come il suo illustre genitore ma lei stessa non ha ancora imparato a confrontarsi con l'ormai defunto padre. Decide di imbarcarsi (termine quanto mai appropriato) con la sua ciurma in una delle imprese più fallimentari del Capitano Nemo. La spedizione nei ghiacci Antartici, per arrivare là dove nessun principe pirata sikh ipertecnologico è riuscito mai a giungere prima.

Tra le pagine del "Gordon Pym" di Poe e della "Sfinge dei Ghiacci" (seguito del primo) di Verne la spedizione del Nautilus arriva fino al Cuore di Ghiaccio delle montagne della Follia e quindi nelle pagine tra le più suggestive e potenti di Lovecraft. A contrastarli ci sono gli uomini ingaggiati dal Cittadino Kane. Franke Reade Jr. , Jack Wright e Tom Swift. Tutti e tre all'origine personaggi di spicco della proto fantascienza americana, quando le riviste si chiamavano ancora Dime novel.

Per ciascuno dei personaggi confrontarsi con le desolate distese di ghiaccio e le ciclopiche e antichissime vestigia della città degli Antichi .. e dei suoi non del tutto perduti abitanti, significherà andare incontro al proprio personale destino.
Tra questi destini, la morte, non è il meno augurante. 

Il "negozio di anelli ambulante" di Northampton com'è sua abituale maestria, usa la sceneggiatura per sfruttare una delle capacità metanarrative di cui il suo medium principale di utilizzo (fumetto, BeDe, comics, graphic novel) può disporre in modo più efficace che con altri mezzi. Giocare con il tempo. Attorcigliare su se stessa la linearità della narrazione e (qui il vero maestro sarebbe Bryan Talbot) la contemporaneità degli eventi. La narrativa non disegnata, può farlo ma in modo meno efficace, soprattutto per la possibilità del lettore di scegliere la "sua" sequenza di narrazione degli eventi comparati. Il cinema ha tentato diverse volte in modo sperimentale questa via ma per sua stessa natura tecnica, impossibile da rendere efficacemente quanto il suo parente "povero" di carta.

Queste tecniche narrative usate nella sceneggiatura le troviamo nella parte centrale del volume e l'effetto è spiazzante per noi lettori come lo è per i personaggi direttamente coinvolti nel fenomeno, preparandoci agli eventi successivi che accadranno nella città degli Antichi. La follia non arriva giunti nella città ma è già presente nelle menti al suo ingresso. Il resto non può che essere la tragica e cosmica conseguenza delle azioni compiute.

Le tavole di Kevin o'Neill ormai maturato dal feroce grottesco al raffinato grottesco riproducono nello spirito tutto l'orrore, il senso di immane antichità e di assoluta pochezza dell'essere umano, anche di quello Extraordinary.

In attesa della prima mondiale extra anglofona dei Black Dossier ad opera della BAO ad ottobre di quest'anno (uno sforzo produttivo e di adattamento non da poco), consiglio caldamente la lettura di "Cuore di Ghiaccio" che per essere uno spin off "minore" non ha nulla da invidiare a nessuno delle storie del ciclo principale. Inoltre ci compensa degnamente dell'ormai arenato progetto di Guillermo del Toro di portare su Grande Schermo il romanzo di Howard Phillips Lovecraft.


A breve un altro post sulle reali Montagne della Follia.


Donald McHeyre










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