martedì 3 settembre 2013

FREDERIK POHL (26 novembre 1919 - 2 settembre 2013)

Parliamo brevemente di fantascienza ma per una triste notizia.
E' morto Frederik George Pohl Jr., uno dei pochi giganti della SF americana che ancora era rimasto in vita. Anziano, si godeva la pensione dopo decenni di onorata carriera al centro del movimento letterario che contribuì, come scrittore e direttore di rivista, a sdoganare dal cliché di western ai raggi laser , a genere maturo e anticipatore  meritevole di una sua rispettabilità per capacità di idee proposte e  analisi sociale.

Anticipò la fantascienza sociologica degli anni '60 con opere come "The Space Merchants"(1954) e "Gladiator-At-Law"(1955)  prime collaborazioni con il troppo prematuramente scomparso Cyril Konbluth, dove descrivono una società futura dominata dalle multinazionali e dalla pubblicità ... e dagli avvocati.

Seguiranno altre opere, in collaborazione o da solo, dove l'attenzione per i dettagli sociologici e l'impatto sociale degli eventi avrà sempre la sua rilevanza. Satirico, arguto, a tratti feroce, si tratti di descrivere il contatto con razze aliene, o di descrivere l'impatto che le idee hanno sulle persone.

Il suo nome è strettamente legato alla rivista "GALAXY Science Fiction" e al suo direttore H.L. Gold. Una delle più fresche e innovative riviste specializzate capaci di contrastare e in seguito sostituire la visione campbelliana della fantascienza americana.

Tra le sue opere più recenti memorabili le storie incentrate sulla razza degli Heeche, "The Merchants of Venus"(1972), "Gatewey"(1977), "Beyond The Blue Event Horizon"(1981), "Heeche Rendezvous"(1985), e molti racconti brevi.

Oggi la fantascienza moderna, specie quella cinematografica, sembra aver imparato poco dai suoi insegnamenti ma quando raramente fa capolino nelle sceneggiature un pur remota traccia di attenzione sociologica, molto lo si deve a lui.



Donald McHeyre

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