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Pochi album sono così apparentemente facili da ascoltare ma così complicatamente difficili da spiegare.
Spiegare l'importanza avuta per la genesi del rock. Per l'enorme influenza avuta su tanti bei nomi del "rock star system", tutti o meno oggi più famosi e gettonati dell'album.
Spiegare un album che sembra un debutto ma è in realtà un punto di arrivo per una carriera già quasi decennale. L'ultima possibilità per un giovane genio figlio di immigrati per imporre ad una società troppo distratta dalla "rivoluzione" il suo pensiero. E ad un altra società, parallela alla prima, quella dei padri dei "figli" della rivoluzione, la sua arte.
Incompreso dai primi che ne fanno ingannevolmente uno dei loro manifesti, ignorato dai secondi incapaci di capirne la sua feroce iconoclastia e l'assoluto genio.
A metà strada tra le due ideologie delle due generazioni più divise della storia moderna, Freak Out è una parodia.
Un catalogo di parodie. Un catalogo riassuntivo di quello che è stata la musica popolare americana fino a quel momento. Da lì in poi la musica non sarà più, popolare. leggera, pesante, classica, jazz, folk, alta o bassa. Soltanto musica. Totale, autosufficiente e soprattutto "zappiana".
Per celebrare i 47 anni del primo album doppio della storia del rock, uscito il 27 giugno 1966, Jacopo Muneratti del blog good times bad times, ce ne racconta i travagliati retroscena, le incomprensioni e le lotte avvenute per l'album di esordio di una band, I Mothers Of Invention, vittima di un equivoco increscioso da parte dei discografici fino al momento della prima incisione e ancora oggi, nella sua povertà e capacità di arrangiarsi, uno dei motori ispiratori della creatività più vera e produttiva.
Quest'anno a dicembre cadranno i primi 20 anni dalla scomparsa dello Zio Frank e ci sembra doveroso cominciare a parlarne partendo da dove (quasi) tutto è cominciato.
Speciale Freak Out !
Appuntamento a sabato 29 giugno dalle ore 17.00 sui 102.3 di TRS - The Radio Station ..... anche in streaming !
Donald McHeyre
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