giovedì 24 ottobre 2013

PUNTO D'INCONTRO a CANTERBURY


L’ultima volta che trattai il Canterbury Sound fu in una puntata molto sofferta tutta dedicata di PUNTO D’INCONTRO nell’ormai lontano settembre 2009. 
Molto sofferta perché nei confronti del cosiddetto “canterbury” ho sempre avuto un rapporto duplice. In nuce mi piace (e anche in polpa). Di quel movimento definito “rock colto” ne è forse la branca più raffinata e intelligente. Forse perché non ha mai goduto di vasta copertura mediatica e conseguente orda di fan talebani, adoratori, oltranzisti.
Ma non so spiegare perché non ho mai trovato la spinta che me ne facesse innamorare e quindi me lo facesse approfondire. Ripeto non so perché e qui non ne voglio adesso parlare.
Dopo quello speciale. Poco altro. Qualche brano “minore” quando l’occasione o la connessione lo imponevano. Ho trasmesso nel corso degli anni tutta la suite “Nine Feet Underground” dei Caravan e la suite "Mumps" da "The Rotter’s Club" degli Hatfield. Quando di recente è morto il povero Kevin Ayers. Poi basta.



Ne torniamo a parlare a PUNTO D’INCONTRO, questo sabato 26 ottobre, insieme al “fan” Mauro Belgi, concentrandoci per il momento su tre gruppi chiave del movimento. Caravan, Hatfield and The North e Soft Machine. E’ possibile che attraverso gli occhi appassionati di Mauro veda il mio “angelo dalla finestra occidentale” come anche è possibile che il tempo passato mi abbia trasformato e che sia ora in una condizione d’animo tale da farmene innamorare al livello emotivo e non solo come mero interesse intellettuale.

Il tempo è passato ma la “fortuna” editoriale del Canterbury resta più o meno la stessa.

E il trasferimento in Italia in pianta stabile, per la precisione in Puglia, di uno dei maggiori protagonisti del movimento, Richard Sinclair, non mi pare che abbia attirato, seppur nei sempre ristretti ambiti del genere, orde di nuovi fan assetati di recuperare il passato ne che abbia smosso più di tanto i vecchi fan. Qualche festivalino paesano ma nulla di più.

Per la maggior parte delle persone Canterbury resta una ridente località del Kent, nell’estremo sud della Gran Bretagna, ricca di storia, antica e moderna, e di arte e di religione, dove ingrigiti londinesi vanno a svernare in stagioni meno piovose.





Per pochi altri il Canterbury è una branca jazzata del progressive o peggio i discepoli hippy delle avanguardie americane.





Per ancora meno altri il Canterbury, è il Progressive (ma molti fan del cosiddetto progressive neanche sanno che esiste “il canterbury”).



Per tutti (soprattutto per i diretti interessati) il Canterbury è un’etichetta di comodo e in realtà Musica & Geografia sono solo un incidente.

Appuntamento a sabato 26 ottobre ore 17.00 sui 102.3 di TRS - The Radio Statio (link accanto) ... anche in streaming !

Donald McHeyre




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