martedì 27 agosto 2013

ALEX LIFESON



Dopo i due articoli su Geddy Lee e The Necromancer e su The Fountain of Lamneth, oggi parliamo ancora dei RUSH in occasione del 60° compleanno di Mr. Alexander Zivojinovich, nato il 27 agosto 1953 a Fernie, nella Columbia Britannica (dal lato opposto di Toronto) da genitori immigrati dalla Serbia.






Appassionato di rock britannico e compagnuccio di scuola di un polacco di nome Gary.

A scuola degli impareggiabili due era quello bello.














In arte Alex Lifeson di professione, chitarrista. 






Di lui si è detto che del gruppo è l’anello debole. L’unico davvero sostituibile. Quello che ha preso meno premi (non li ho contati).
E’ stato dei tre la maggiore vittima dell’invasione dei sintetizzatori nipponici negli anni’80.
Duran Duran ? No, Rush !


D’altra parte è quello più “umano”, divertente, con una biografia più vicina alla mitologia rock dell’artista agli eccessi. E’ stato in galera. Si ubriaca ecc. Sicuramente rispetto agli altri due nerd "pantofolari" è classificabile come “il discolo del gruppo”. In realtà paragonato ai veri eccessi a cui siamo purtroppo abituati da parte delle rockstar è un pantofolaio anche lui. 

 Ha inventato e brevettato l’Omega Stand, che vende attraverso la sua ditta Omega Concern. Si tratta di un supporto da utilizzare on stage per appoggiarci la chitarra acustica (mandolini ecc) per poterla suonare in modo più confortevole mentre si imbraccia ancora quella elettrica. Viene utilizzata da moltissimi artisti internazionali, compreso il suo (e nostro) idolo Steve Howe.





E’ proprietario di un locale a Toronto. 
Ha preso il brevetto di pilota. 
Ha scritto le musiche della serie TV roddenberriana “Andromeda” con protagonista Kevin (Hercules) Sorbo
Ha realizzato un unico progetto solista. “Victor” ma lavora di più come produttore per altri.


Fa comparsate come "se stesso" e come in "veste di attore" in film e serie televisive. Nel 1996 insieme agli altri due RUSH è diventato membro dell’Ordine del Canada per i suoi meriti artistici (e per i soldini portati alle casse del governo canadese).
Se la sua chitarra non vi piace è solo una questione di gusti.
Io vado a sentirmi "La Villa Strangiato".

Tanti auguri Alexander.


Donald McHeyre

p.s. A brevissimo parleremo di "2112".



Nessun commento:

Posta un commento