mercoledì 30 gennaio 2013

Phil Collins



C'è chi lo odia. C'è chi lo ama. C'è chi lo tollera .... c'è anche chi si stupisce di scoprire che lui e Peter Gabriel si conoscono ... ma questi ultimi lasciamoli a se stessi. 

Personalmente ho grande rispetto per un uomo che ha fatto della capacità imitativa, tipo Zelig (il personaggio di Woody Allen), una industria miliardaria. Ma anche arte. Perché di cose pregevoli ne ha anche fatte. Sempre col sorriso sulle labbra, sempre con vena simpatica e quasi umile a compensare capacità comiche latenti ma mai coltivate. Anche quando fallisce la sua aspirazione di fare l'attore. Anche quando "tradisce" i fan più talebani del cosiddetto progressive. 
Ma una cosa che lui, batterista all'inizio, tutto il resto, dopo, ha capito, è che per fare carriera (montava la batteria a Bill Bruford) le etichette sono mezzi, non fini. Pochi altri batteristi lo hanno seguito.


Un batterista più grande della vita.

Tanti auguri Mr. Philip David Charles "Phil" Collins per i suoi 62 anni. 

Come regalo gli (vi) metto un video che lui sicuramente disprezzerà e ripudierà, come ha fatto con la musica dei Genesis prima della sua promozione a cantante (volete mettere Dancing With The Moonlight Knight, l'unifauno e il Cavaliere della Luna con quel capolavoro sublime che è Invisible Touch ?).  

Flaming Youth, 1969. Perché un tempo esisteva la gavetta.


Donald McHeyre

4 commenti:

  1. beh, se Phil la rinnega non ha proprio tutti i torti......

    RispondiElimina
  2. eheh...due pareri non proprio convergenti!

    RispondiElimina
  3. Il concept dell'unico loro album era fantascientifico. Il "concreto Zio Phil" scappò da un gruppo SF per finire in uno fantasy .... poveretto.

    RispondiElimina